Rischio usura: la Liguria “maglia nera” del Nord

Albenga - usura cambiali

[thumb:4200:l]Liguria. Il desiderio di far felici le persone a noi care può essere pericoloso, soprattutto nel periodo natalizio. Molti, infatti, pur di non negare il regalo tanto desiderato, ricorrono a prestiti da persone poco raccomandabili.

A forte rischio usura è la Liguria che, paragonata al resto delle regioni del Nord Italia, presenta un indice di rischio pari a 92, dato superiore a quello della vicina Lombardia (80) e del confinate Piemonte (87).

Secondo i dati riferiti all’anno 2007, la nostra regione si trova al quarto posto in Italia per ciò che riguarda le denunce (1,05 denunce ogni 100mila abitanti). Al primo posto, troviamo invece il Molise – con 1,7 denunce ogni 100mila abitanti – seguita da Campania e Calabria.

A lanciare l’allarme usura è il segretario della Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi, che stila una classifica delle regioni a rischio usura. Una classifica che vede al primo posto la Campania, seguita da Calabria, Puglia e Sicilia, mentre Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Veneto e Trentino Alto Adige sono tra le regioni italiane meno interessate dalla piaga dello strozzinaggio. L’ufficio studi degli Artigiani di Mestre ha messo a confronto alcuni indicatori riferiti al 2008 quali disoccupazione, fallimenti, protesti, tassi di interesse applicati, denunce di estorsione e di usura, numero di sportelli bancari e rapporto tra sofferenze ed impieghi registrati negli istituti di credito.

E’ stato individuato l’indice del rischio usura attraverso la combinazione statistica di tutte quelle situazioni potenzialmente favorevoli al diffondersi dello strozzinaggio. “Dimensionare l’usura o le estorsioni solo attraverso il numero di denunce – commenta Bortolussi – non è molto attendibile perché il fenomeno rimane in larga parte sommerso e risulta quindi leggibile con difficoltà, approssimazione e attendibilità relativa. Per questo abbiamo messo a confronto otto sottoindicatori per cercare di dimensionare con maggiore fedeltà questa emergenza”.

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