[thumb:14665:l]Regione. L’Agenzia delle Entrate ha condotto nel ponente ligure alcune indagini nei confronti di associazioni sportive che gestiscono palestre. Dai controlli è emerso che i soci dell’associazione erano anche i soci della società commerciale che dava in affitto agli stessi club attrezzature e locali per svolgere l’attività, sostanzialmente in esenzione di imposta. Alle associazioni sportive è stato contestato di essere, di fatto, dei meri soggetti interposti e quindi di non avere diritto ai benefici fiscali di cui fruiscono le organizzazioni che non hanno scopo di lucro.
L’attività accertatrice ha incluso, inoltre, il controllo sia delle società interponenti sia dei loro soci, per procedere alla valutazione del proprio tenore di vita ai fini di un eventuale accertamento sintetico. Tale procedura ha riscontrato per alcuni di questi soggetti la mancata presentazione di dichiarazione dei redditi oppure redditi praticamente nulli, comunque nei limiti della piena esenzione da imposizione, pur manifestando significative capacità di spesa.
I responsabili delle palestre possedevano, infatti, auto e moto di grossa cilindrata, roulotte e, soprattutto, immobili situati in zone prestigiose del centro storico savonese e in località turistiche rinomate; inoltre, investivano in titoli e avevano iniziato nuove attività imprenditoriali. Un soggetto sosteneva anche elevate quote di mutuo (superiori a 20 mila euro annui) derivanti dall’acquisto di un capannone industriale locato alla stessa associazione per una cifra irrisoria.
I redditi accertati, o in via di accertamento, per svariati anni di imposta risultano sempre e comunque superiori ai 20 mila euro.