Politica

Pd savonese, elezione Di Tullio: il parere della componente Marino

Pd - Partito Democratico

[thumb:14011:l]Savona. La componente Marino del Pd savonese, presente alla riunione odierna dell’assemblea comunale, rende nota la propria posizione in merito all’elezione di Livio Di Tullio. Pur volendo lavorare internamente al partito ed auspicando un confronto ed una collaborazione reale, la componente Marino contesta il metodo con cui si è arrivati alla riunione odierna ed anche il modello di assetto del nuovo vertice dell’assemblea comunale.

“La presenza di due assessori della Giunta comunale nel ruolo di coordinatore e vice coordinatore dell’assemblea comunale del Pd savonese è un tipo di organizzazione che non condividiamo – dichiara Loris Romano Altieri, portavoce della componente Marino -. Riteniamo inopportuno, e pensiamo danneggi l’immagine pubblica del nostro partito, che chi ha il ruolo di individuare e sintetizzare le linee politiche espresse dalla base del partito e dai circoli ne sia anche il soggetto attuatore come amministratore. Correremmo il rischio che tali linee politiche, nate dal dibattito e dal confronto con la società, vengano condizionate dalla quotidiana gestione della cosa pubblica con il ridimensionamento degli obiettivi di fondo, che invece, a nostro avviso, devono rimanere punti fermi dell’azione politica”.

“Noi vorremmo al contrario – prosegue Altieri – una soluzione realmente discussa nel partito, che possa portare alla scelta di un uomo capace di sintetizzare le istanze e gli indirizzi dei circoli e della società cittadina. Come molti altri, iscritti ed elettorali, vorremmo un Pd savonese realmente in grado di confrontarsi con l’amministrazione sulle scelte future che investono la nostra città. Noi siamo perché ci siano pesi e contrappesi che possano bilanciare i poteri”.

“Come gruppo, riteniamo anche, che ci possano essere momenti in cui il partito debba avere il coraggio di produrre sintesi che lo portino su posizioni che possono anche essere distanti dalle scelte che l’amministrazione autonomamente deve assumere. Spero sia chiaro – sottolinea Altieri – a tutti che non poniamo una questione personale sul candidato odierno, ma riteniamo nella nostra autonomia, al fine di arricchire la necessaria discussione interna al partito, che il Pd debba avere una visione del metodo e dell’organizzazione del partito diversa da quella messa in atto in questi giorni”.

“Nella volontà di tutti – afferma l’esponente della componente Marino – intravediamo un’apertura alla collaborazione ed al confronto con tutte le componenti del partito. In una gestione unitaria però, ci saremmo aspettati una proposta già veramente rappresentativa a tutti i livelli. Siamo inoltre convinti che questo tipo di assetto organizzativo, si debba estinguere con l’appuntamento del congresso provinciale primaverile e che, nel prossimo congresso, ci si debba ritrovare tutti a condividere modelli di assetto diversi e soprattutto nuovi soggetti”.

“Dopo aver esposto il nostro pensiero nelle sedi opportune – spiega – non lasciandoci allettare da dichiarazioni alla stampa e cercando di costruire un confronto sul metodo e sul merito delle questioni, anche in questa sede vogliamo dimostrare di essere responsabili e di non voler creare lacerazioni e strappi all’interno del Pd. Nel delicato scenario politico-sociale che ogni giorno viviamo, cerchiamo di agire responsabilmente e cerchiamo di non creare o enfatizzare argomentazioni che possano minare ulteriormente la credibilità del nostro partito”.

“Siamo per lavorare nel Pd – conclude – e per questa ragione aspettiamo di poterci confrontare con il nuovo coordinatore sulle cose importanti, sui problemi e sulle scelte che riguardano a 360° la nostra città”.

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