Cronaca

Finale, il fronte del “no” alla moschea supera quota 1000 su Facebook

[thumb:15496:l]Finale L. Ha già 1156 membri (ma sono in continua crescita). Si tratta del gruppo, nato pochi giorni fa nel noto social network Facebook, “No alla costruzione di una moschea a Finale Ligure al posto dello Sporting”. Il nome del gruppo lascia davvero poco spazio all’immaginazione e quindi, in questo caso, appare forse superfluo spiegare che cosa abbia spinto oltre mille persone ad aderire al movimento.

Nello spazio dedicato alle informazioni relative al gruppo, comunque, il fondatore spiega agli internauti il perché lo ha fondato: “Lo Sporting Club di Finale potrebbe presto diventare una moschea con tanto di scuola coranica ed imam che, al posto del dj, richiamerà folle di fedeli alla preghiera. Per il momento è solo un’ipotesi, ma potrebbe diventare presto una realtà, viste anche le resistenze di Genova a realizzarne una sul proprio territorio”.

“La base sulla quale si fonda questa ipotesi però è molto concreta: il denaro. Una finanziaria libica, infatti, starebbe trattando l’acquisto dell’area con i proprietari del terreno e la cifra proposta è molto allettante. E, oltretutto, non ci sarebbero neppure problemi sul piano urbanistico. La nuova moschea rientrerebbe nel PUC comunale” si legge su Facebook.

Una delle motivazioni che spinge la gente ad opporsi alla costruzione di una moschea è il fatto che, dicono gli utenti, fare la stessa cosa per i cristiani in un paese islamico non sarebbe possibile. Ma nelle discussioni all’interno del social network c’è chi vuole smentire anche questo “luogo comune”: “Nel mondo islamico si possono costruire chiese? Sì, si può! In questi paesi la reciprocità esiste eccome, e da decenni, anzi da secoli” scrivono dal Comitato Musulmane della Liguria . Una risposta che non sembra soddisfare del tutto gli internauti che infatti sulla bacheca “animano” (in alcuni casi anche con toni molto forti) il dibattito.[image:15495:r]

Resta il fatto che, al momento, questa è solo un’ipotesi. Il patron della discoteca Fabrizio Fasciolo infatti comferma che sono in piedi trattative ma non che si sia parlato di moschea. In Comune nessuno prende posizioni nette in proposito e c’è chi, come l’esponente del Pcl Matteo Piccardi, apre all’ipotesi: “Difendiamo la libertà d’espressione di ogni religione ed abbiamo il massimo rispetto per i luoghi di culto. Proprio perché crediamo che Stato e Chiesa debbano rimanere rigorosamente separati ci opponiamo sia all’integralismo islamico che all’ingerenza confessionale romana, poichè dannosi per le libertà individuali e collettive”.

Poi c’è chi si è già schierata sul fronte del “no”, ovvero la Lega Nord: il segretario provinciale Bronda ha assicurato che il partito si opporà con ogni mezzo per scongiurare questa eventualità. E così nel frattempo si muovono anche i cittadini. In attesa di vedere se il fronte del no “facebookiano” crescerà ancora non si può fare altro che aspettare conferme o smentite ufficiali sulla trattativa che coinvolge l’area dello Sporting Club dai diretti interessati.

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