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Fauna nel Parco marino di Bergeggi: risultati incoraggianti

[thumb:12275:l]Bergeggi. A soli due anni di distanza dall’istituzione, i primi risultati della protezione sulla fauna marina delle acque dell’Area marina protetta “Isola di Bergeggi” iniziano a vedersi sui pesci che abitano questo tratto di costa del Savonese.

Più di 2500 minuti di immersione, condotte da gennaio a dicembre 2009, hanno permesso al biologo marino Andrea Molinari di ottenere un primo quadro della ricchezza faunistica presente nel recente parco marino statale, evidenziando la presenza di 73 specie ittiche, alcune di queste genericamente presenti su tutti i tipi di fondale dell’area, altre, invece, specializzate a vivere in determinate zone del parco, come la brotula nera, pesce tipico della grotta marina, la torpedine presente quasi esclusivamente nei fondali sabbiosi e la cernia bruna, regina del Mar Mediterraneo che, proprio grazie alle misure di tutela messe in atto nelle Aree marine protette italiane, si sta lentamente riappropriando del suo habitat marino.

I risultati preliminari di questo studio hanno inoltre permesso di evidenziare la presenza di specie termofile come il sarago faraone, il barracuda e la bavosa africana, ossia pesci abituati a regimi di temperatura dell’acqua più calde, segno, a detta degli esperti, che il cambiamento climatico è in atto non solo sulla terra ferma ma anche in mare.[image:15796:r]

Questo progetto, finanziato dall’ente gestore dell’Area marina protetta su fondi del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, e condotto da Mare Forza Dieci proseguirà anche nel prossimo anno, nella speranza di ottenere informazioni sullo stato di salute dei pesci che vivono nelle acque dell’area marina protetta Isola di Bergeggi.

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