[thumb:1204:l]Savona. Sarà la dottoressa Sara Gino, del dipartimento di medicina legale dell’Università di Torino, ad occuparsi delle perizie sul cadavere scoperto nell’estate 2003 sul tetto di un capannone navale nel porticciolo Luca Ferrari di Alassio. L’incarico le è stato affidato stamani nell’udienza in Corte d’Assise a Savona per l’omicidio e la sparizione del cadavere di Alberto Genta soprannominato “lo spagnolo”, che vede sul banco degli imputati l’imprenditore Giancarlo D’Angelo.
L’udienza di stamani è stata aggiornata al 26 gennaio. Il medico infatti avrà 60 giorni di tempo per eseguire le proprie perizie e cercare di capire se il cadavere ritrovato sei anni fa ad Alassio appartenesse o meno al faccendiere scomparso tra il 7 e l’8 maggio del 2003. Il cadavere è ora seppellito al cimitero di Altare. Per la difesa, l’accusa e la parte civile, i precedenti esami del Dna non sarebbero attendibili. Per quella data inoltre saranno ascoltati in aula altri testimoni che dovranno chiarire i rapporti tra l’imprenditore imputato e “lo Spagnolo”.