Economia

Varazze, Ascom: i dehors non sono fuorilegge

dehors

[thumb:15109:l]Varazze. L’Ascom di Varazze ha voluto esprimere la propria posizione a proposito della questione dei “dehors” dei pubblici esercizi messi a rischio dalle “varianti” del Comune. “Le attività turistiche conoscono un momento di particolare difficoltà. Più che mai, quindi, il tessuto economico cittadino ha necessità di rafforzare e qualificare l’ospitalità in termini di maggiore qualità dei servizi. In particolare i pubblici esercizi, attraverso i dehors offrono un maggiore confort, contribuendo all’allungamento della stagione turistica, all’arricchimento del fuori albergo, all’ampliamento del giro d’affari cittadino. Solo in questo modo si contribuisce alla stabilizzazione e all’incremento occupazionale” ha osservato Marilena Ratto presidente dell’Ascom di Varazze.

“Ciò premesso, nella sua bozza di ‘Regolamento per l’installazione di strutture precarie e per l’utilizzo del suolo pubblico degli esercizi commerciali’, il Comune di Varazze sembra voler ignorare le esigenze degli operatori di una cittadina turistica come la nostra. Innanzitutto, già dal titolo del documento, pare voler accomunare, in modo per noi inaccettabile, i box auto in metallo realizzati soprattutto nelle zone dell’entroterra, con le attrezzature turistiche all’esterno dei bar, dei ristoranti e dei ritrovi che qualificano la nostra offerta turistica. E, imboccata questa strada, l’amministrazione comunale va ad invocare la Legge regionale che impone alle ‘strutture precarie’ di essere sottoposte a licenza edilizia. Per chiarezza, sulla striscia costiera varazzina, oggetto del Regolamento in oggetto, i pubblici esercizi interessati sono oltre un centinaio. Di questi, a una dozzina di esercenti e ad alcuni altri stagionali, gli Uffici Comunali hanno già contestato la presenza dei dehors, in quanto sarebbero ‘fuori norma’, creando grande allarme in tuta la categoria” ha aggiunto la Ratto.

In un documento già consegnato dall’Ascom-Confcommercio di Varazze, questo sindacato ha indicato quale sia la “strada maestra” amministrativa da seguire per non creare un danno enorme agli esercenti locali, con l’obiettivo di ottenere decisivi effetti di riordino degli spazi pubblici e di presidio di importanti zone del territorio comunale, offrendo un decisivo contributo alla qualità complessiva dell’immagine turistica della città. “Noi non vogliamo cambiamenti radicali del piano regolatore sono sufficienti alcune varianti nel rispetto della legge regionale” ha apiegato il presidente dell’Ascom. L’associazione di Varazze propone l’adozione in Consiglio comunale delle seguenti iniziative: aggiornare il Piano regolatore (PUC) ai sensi dell’art. 43 della L.R. 36/97 che consenta la possibilità di realizzare in ogni parte del territorio comunale strutture definibili ai sensi dell’art. 15 comma 1 lettera e) della L.R. 16/2008. E, contestualmente varare un regolamento dedicato per i dehors, e soltanto a questi, che contenga “indicazioni tipologiche formali e costruttive di livello puntuale” (art. 24 comma 2 lettera a) della L.R. 16/2008). In aggiunta a ciò, l’Ascom è impegnata da tempo a collaborare con il Comune per individuare le tipologie meno impattanti di dehors per offrire piena soddisfazione alle esigenze del Comune e a quelle degli esercenti.

“Consideriamo invece impercorribili le altre strade finora indicate. Come possibili ‘varianti’ al PUC che porterebbero solo ed esclusivamente a ombrelloni e tavolini senza più dehors in un’ampia zona, dopo improponibili accuse di abusi a molti esercenti. Il tutto con un inaccettabile allungamento dei tempi di definizione di una questione che noi riteniamo di immediata soluzione” ha concluso Marilena Ratto.

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