Politica

Vaccinazione H1N1: dibattito in Consiglio regionale

Vaccino

[thumb:1352:l]Regione. Marco Nesci (Rifondazione Comunista) ha illustrato un’interrogazione sulla vaccinazione H1N1 in Liguria. Il rappresentante della maggioranza ha chiesto alla Giunta, oltre a conferme sulle notizie circolanti, se siano disponibili dati relativi alla diffusione dell’influenza stagionale (numero di persone affette, numero di decessi…) nella nostra regione e le proiezioni rispetto alla prevista diffusione di una pandemia causata dal nuovo virus e se le risorse stanziate per i due diversi tipi di vaccinazione siano state proporzionate sulla base di tali dati. Inoltre a quanto ammontino le risorse finanziarie stanziate per la copertura dei due servizi.

“E’ – ha detto Nesci – in corso la vaccinazione di massa per la nuova influenza creando, sia dal punto di vista politico che da quello mediatico, un caso eclatante. Nella realtà la situazione è assai meno grave di quello che certi ambienti vogliono far credere”.

“Essendo un ceppo nuovo il virus colpisce in particolare i giovani – ha risposto l’assessore Claudio Montaldo -. Questo anche perché l’ambito scolastico è particolarmente favorevole per la diffusione. Questo virus ha delle similitudini con qualcosa che è circolato negli anni ’30-’40, e quindi le persone anziane hanno acquisito una migliore immunizzazione. In questi mesi abbiamo operato all’interno delle direttive. Il ministero ci ha riconfermato che resta la fascia di età a rischio è tra i 4 e i 64 anni. Per la prima fase della campagna vaccinale, sulla base delle circolari-ordinanze ministeriali, la popolazione ligure da vaccinare è stimata in circa 158mila persone. La vaccinazione è prevista anche per le donne in gravidanza dopo il terzo mese e nei sei mesi successivi al parto. Questa notte è deceduta la prima persona nella nostra regione, ma era una persona che aveva già dei problemi. Ad oggi sono arrivati 80 mila vaccini. Nelle prime due settimane sono state vaccinate cinquemila persone, la maggioranza sono portatrici di patologie a rischio. Con le dosi arrivate e quelle programmate siamo in grado di fronteggiare la situazione. Invece la vaccinazione per l’influenza stagionale è consigliata per chi ha più di 65 anni”.

Montaldo ha aggiunto che prosegue a ritmi assai blandi anche la vaccinazione del personale sanitario. Nesci ha replicato: “Restano molti dubbi sulla necessità di produrre il nuovo vaccino in così grande quantità. Secondo evidenze scientifiche misure così massicce sono un po’ azzardate”.

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