[thumb:14105:l]Savona. Anche l’Italia dei Valori savonese aderisce alla raccolta di firme promossa a Varazze dalla lista “Gente Comune” in difesa dell’acqua come bene pubblico e contro la sua prospettata privatizzazione. “La difesa dell’acqua pubblica è un’altra di quelle battaglie che non dovrebbero avere colore politico, ma dovrebbero essere sostenute da chiunque voglia fare della politica uno strumento di lotta contro i poteri forti, gli abusi, le imposizioni, che regolarmente il cittadino deve subire. E dire che su questo tema la sensibilizzazione potrebbe agire su vari aspetti” spiegano Giovanni Baglietto, presidente Coordinamento Provinciale Idv e Marco Caviglione, consigliere provinciale Idv.
“Infatti oltre al valore in se dell’acqua come bene pubblico, ed ai risvolti inevitabilmente politici che ha in se la gestione delle esigenze primarie della popolazione, i cittadini dovrebbero essere sensibili pure agli aspetti economici che, a cascata, andrebbero a ricadere inesorabilmente su di loro: il prezzo dell’acqua non più pubblica verrà moltiplicato per tre se non per quattro. In molti paesi che noi chiamiamo del ‘terzo mondo’ per azioni del genere su beni di prima necessità, la gente è scesa in piazza anche in modo violento: noi siamo certamente per la soluzione politica e non guerresca di problematiche simili, ma ci poniamo una domanda: sino a quando daremo ragione a qualcuno che negli anni ’20 del 1900 parlava di ‘popolo bue’? Sino a quando permetteremo alla politica di disinteressarsi dei problemi veri della società?” aggiungono i due esponenti dell’Italia dei valori.
Baglietto e Caviglione proseguono osservando: “La politica può, questa volta almeno, intervenire, velocemente ed in modo efficace. Basta infatti che i comuni e la provincia mettano nel proprio statuto che l’acqua è ‘bene comune privo di rilevanza economica’. Alcuni comuni lo hanno fatto, o meglio, hanno avuto il coraggio di farlo. E gli altri? Badate bene che i problemi tecnici spesso messi come scusa per non opporsi a questo progetto di privatizzazione, sono quasi sempre fittizi o fatti ad arte. I veri motivi sono legati, come sempre, ai soliti noti, pesci questa volta molto grossi, che, quasi sempre senza sborsare un euro, stanno già preparando gli artigli per derubarci anche di questa risorsa. Facciamo sentire la nostra voce, con forza, prima che sia troppo tardi”.