Restyling stazione Savona, la protesta dei lavoratori

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[thumb:15179:l]Savona. Una stazione che non sia un contenitore vuoto. E’ questo che si augura un gruppo di lavoratori che, a margine dell’inaugurazione della rinnovata stazione ferroviaria di Savona, ha fatto sentire la propria voce davanti alle istituzioni presenti al taglio del nastro.

“Non siamo contro il restyling, ma abbiamo il timore che la forma non corrisponda alla sostanza – dice il portavoce -. Una stazione più bella non vuol dire un miglior servizio agli utenti, nè treni in orario. Oggi il Ponente ligure è in una situazione difficile, soprattutto per quanto riguarda i collegamenti. Sembra incredibile che l’ultimo convoglio che da Ventimiglia porta in direzione levante sia alle 8 di sera”.

A risuonare nella stazione sono anche gli slogan di chi qui lavora quotidianamente come addetto alle pulizie. “Qui si parla di futuro – dice Maurizio Guardo della ditta di pulizie Mazzoni – ma il fatto è che non sappiamo se abbiamo un futuro. Sono state istituite gare per la gestione di appalti ferroviari che ha portato ad uno spezzettamento e all’entrata di nuove ditte, da una a tre, che non sappiamo come vorranno gestire lavoro e personale, visto che anche le risorse economiche nel nostro ssettore sono diminuite. Il rischio è un peggioramento per noi e per gli utenti che ogni giorno prendono il treno”.

Sulla protesta dei lavoratori il presidente della Provincia Angelo Vaccarezza ha commentato: “Secondo me i lavoratori hanno il diritto di cogliere occasioni importanti come questa per far sentire la loro voce. La contestazione ci sta ma credo che in questo periodo di incontri sui temi dello sviluppo di questa Provincia con i lavoratori ce ne siano stati molti. Sicuramente è una Provincia che ha dei ritardi, anche importanti perché probabilmente ha pensato poco. Datemi ancora qualche mese poi vi dirò cosa siamo riusciti a rimettere in piedi”.

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