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Parco del Finalese, Verdi: “Segnali di apertura che attendevamo da tempo”

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[thumb:37:l]Savona. “Parole ragionevoli da parte del presidente della Federcaccia Giuseppe Durante e del presidente della Provincia Angelo Vaccarezza. Il problema della caccia, che oggi fa tanto scaldare gli animi, è solo uno dei tanti problemi che riguardano l’uomo e il suo rapporto con la natura. Senza entrare nel tema specifico ‘caccia sì’, ‘caccia no’ (la continua scomparsa di specie animali e vegetali, quindi danni irreparabili per la biodiversità, l’aumento e la prevalenza di insetti dannosi, eccetera), vogliamo oggi raccogliere le parole sensate pronunciate da Durante che dice: ‘Penso che si possa trovare un giusto equilibrio, e siamo favorevoli al Parco se la finalità è quella di salvaguardare alcune specie di pregio e consentire la caccia di selezione per gli animali in sovrannumero. Siamo contrari ai Parchi quando questi diventano oasi intoccabili’. Sono segnali di apertura che attendevano da tempo” dichiara Gabriello Castellazzi, portavoce dei Verdi del Finalese, a seguito dell’intervista rilasciata da Durante alla WebTv di IVG.it.

I Verdi ritengono che segnali molto importanti che si inseriscono in un dibattito che da circa quarant’anni scalda gli animi dei finalesi emergano anche dalle parole di Vaccarezza, il quale ha dichiarato: “Noi vogliamo che l’ambiente sia tutelato, vivibile, fruibile. Quando l’ambiente è luogo di rovi e di incendi non abbiamo fatto un buon servizio per nessuno. Si tratta di smetterla di fare la guerra con le parole, ma di sederci attorno a un tavolo e capire quali possono essere i punti di incontro tra tutti quelli che il territorio lo amano”.

“I Verdi hanno sempre cercato il dialogo, promosso incontri di studio sul ‘tema Parco del Finale’ e non hanno mai condiviso le iniziative di scontro, anche recenti, su un tema che deve invece trovare largo consenso – dichiara Castellazzi -. In tutta Europa vi sono migliaia di aree protette e nel loro ambito i Parchi non sono carrozzoni e neanche ‘oasi intoccabili’, ma mezzi di promozione per uno sviluppo sostenibile e un turismo di qualità che è oggi l’unica forma di turismo in crescita. Essi consentono controllo e pulizia dei boschi per evitare i catastrofici incendi. I veri nemici dei Parchi sono i piromani e coloro i quali vedono soltanto nel cemento il mezzo distorto per sviluppare un’economia senza futuro”.

“Auspichiamo quindi – conclude il portavoce dei Verdi – che questi segnali di buona volontà vengano raccolti e che finalmente gli amministratori finalesi promuovano azioni concrete capaci di coinvolgere tutti coloro i quali credono veramente nella possibilità di lasciare a figli e nipoti un angolo di Liguria che, nonostante i molti attacchi, insieme al promontorio di Portofino mantiene caratteristiche naturali pregiate e uniche in Europa”.

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