Economia

Fusione Acts-Sar, sindacati: chiesto incontro urgente con Provincia

Bus Acts e Sar

[thumb:14799:l]Savona. La fusione Acts-Sar resta una delle problematiche più sentite in provincia. Dopo alcuni incontri che sembravano aver messo d’accordo le parti oggi le organizzazioni sindacali sono tornate sul piede di guerra. Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal e Cubtrasporti hanno inviato all’assessore provinciale Marson, al Prefetto e alla Commissione di Garanzia di Roma la richiesta di un incontro urgente. Secondo le oo.ss., che nel corso della riunione del 27 ottobre avevano espresso l’inderogabile esigenza di addivenire ad un Protocollo d’Intesa condiviso, ad oggi, l’impegno assunto dall’assessore provinciale ai trasporti di presentare una “Bozza” sull’argomento risulta disatteso.

Visto che tale protocollo è necessario per garantire i trattamenti economici e normativi, nonché le attuali residenza di lavoro, di tutti i dipendenti Acts e Sar i sindacati hanno fatto partire questa richiesta. La stessa lettera è stata inviata anche alle direzioni delle due aziende del trasporto pubblico, alla Provincia di Savona e ai comuni di Savona e Albenga. Le organizzazioni sindacali chiedono anche l’elaborazione e la presentazione di un Piano Industriale della nuova azienda risultante dalla fusione di Acts e Sar, anche questo rimasto inevaso.

Inoltre, sottolineano le oo.ss., i rapporti gerarchici e le relazioni industriali interni alle due aziende peggiorano progressivamente, mentre diversi importanti problemi aziendali continuano a non trovare soluzione, tra i quali: valutazione organico autisti e operai rispetto ai programmi d’esercizio e nuove ulteriori assunzioni; mancata fruizione delle ferie del personale viaggiante; mancata fruizione dei riposi settimanali del personale viaggiante; mancata concessione delle agibilità sindacali alle RSU/RSA; congedi d’ufficio del personale amministrativo e operaio; mancate informazioni alle RSU/RSA di cui all’art. 3 del CCNL 23/7/76; formazione “unilaterale” dei turni del personale viaggiante; tempi di percorrenza delle linee insufficienti e riduzione dei tempi di sosta ai capilinea; tempi di trasferimento inizio e fine turno; mancato rispetto di alcuni accordi aziendali sottoscritti; insufficiente manutenzione del parco mezzi, con rischi di incidere sulla sicurezza d’esercizio; mancata applicazione regolamento avanzamento e promozioni; corretta collocazione funzionale rispetto ai profili professionali posseduti; Consiglio di Disciplina o costituzione di organo aziendale equivalente.

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