Economia

Depuratore, Vaccarezza: “Voglio sapere quanto costerà in bolletta alla gente”

Angelo Vaccarezza

[thumb:12905:l]Provincia. La querelle sul depuratore ingauno ha tenuto e continua a tenere banco in questi giorni tra gli amministratori locali. Dopo il botta e risposta tra Floris-Guarnieri-Lucarelli-Melgrati-Cassiano, oggi, sull’argomento è tornato anche il presidente della Provincia Angelo Vaccarezza. Il numero uno di Palazzo Nervi ha voluto fare chiarezza sulla posizione dell’Ente a proposito del depuratore. “Il problema è questo: in questa Provincia fino ad oggi si è discusso di quanti depuratori fare e non dell’acqua da pulire” ha esordito il presidente della Provincia.

“Il problema è che non ci si è mai posti il problema vero. Noi dobbiamo avere un ambiente di qualità e l’acqua pulita. Fino ad oggi si è deciso di costruire una serie di depuratori a prescindere da un piano organico per comprendere quale ne sia il numero minimo sul territorio. Non si può pensare di fare un depuratore ogni Comune. Bisogna farne uno in ogni comprensorio in cui serve” ha aggiunto Vaccarezza, che ha proseguito: “Teniamo presente poi che oggi i soldi per costruire questo depuratore non ci sono tutti. Io voglio sapere quanto costa gestirlo perché i cittadini si ricordino che la gestione del depuratore la pagheranno loro. Quindi io voglio sapere qual’è l’incidenza al metro quadrato. Dopo averlo scoperto e dopo aver scoperto se tecnicamente non è possibile utilizzare le strutture che già ci sono, che vorrebbero dire meno costi di investimento e meno costi di gestione dopo, decideremo e valuteremo quanti depuratori fare”.

“Teniamo presente che, fino a poco tempo fa, erano previsti tra Pietra Ligure e Andora quattro depuratori: Pietra, Borghetto, Villanova e Alassio. Mi sembrano un pò troppi, forse la politica ha passato la mano su questo argomento, quindi è bene che la politica torni a ragionare. Vorrei anche precisare a tutti che, come Provincia, sono socio al 24% del depuratore di Albenga quindi non parlo solo come presidente ma anche come azionista” ha osservato il numero uno della Provincia, che sui tempi necessari a fare una valutazione sul progetto ha spiegato: “Abbiamo commissionato oggi uno studio per valutare come si possa maggiormente utilizzare il depuratore di Borghetto e che cosa si può migliorare nella struttura. Siamo peraltro in attesa di formalizzare l’accordo con la Regione che ha promesso di girarci 13 milioni di euro e quindi di dare a noi la gestione di questi soldi. Chiederemo una convocazione dei soci e siamo pronti a ragionare con il depuratore di Albenga, ma vogliamo vedere un piano finanziario. Mi risulta che attulamente per quel depuratore infatti non ci sia”.

Angelo Vaccarezza ha anche replicato all’affermazione del sindaco di Villanova d’Albenga Cassiano il quale aveva dichiarato che il depuratore è parte integrante dell’accordo di programma per la delocalizzazione della Piaggio: “Io non lo so se lo è. Mi pare che il depuratore di Villanova d’Albenga sia utilizzato all’occasione. Io vorrei vederci chiaro e vorrei sapere tutto di questo impianto: i costi, se costi di smaltimento dei reflui in acqua che erano stati previsti sono stati calcolati correttamente. Visto che erano stati calcolati quando il depuratore doveva essere costruito ad Albenga sulla riva del mare. Oggi invece scarica in fiume e mi pare non sia esattamente la stessa cosa”

“E’ fondamentale capire qual’è il costo che verrà scaricato in bolletta alla gente. Siamo in un momento di crisi non si può pensare prima a costruire e dopo a calcolarne l’impatto. Oggi bisogna valutare prima quali sono le reali esigenze del territorio, ridurre al minimo l’impatto delle costruzioni e quindi arginare il più possibile l’ingresso del privato nel mercato dell’acqua. Il depuratore di Villanova d’Albenga se fosse realizzato come previsto comporterebbe certamente l’ingresso di un gruppo privato. Vogliamo vedere se questo è possibile non farlo avvenire. Se non sarà possibile anche noi riteniamo che sia un progetto comunque utile. Non credo in questo momento che sia l’unico possibile, probabilmente ce ne sono di migliori, se tecnicamente verranno esclusi siamo pronti a dare una mano al depuratore di Albenga ma non come scelta ma come scelta migliore una volta valutata” ha concluso Vaccarezza.

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