Cronaca

Vado, cassa integrati Sicis: Fim e Fiom attaccano direzione aziendale

Sicis Vado Ligure

[thumb:14497:l]Vado Ligure. Da ormai cinque mesi i lavoratori, circa trenta, dell’azienda Sicis di Vado LIgure, che produce e commercializza circuiti elettrici stampati, sono interessati dalla cassa integrazione ordinaria e non vedono spiragli positivi per i mesi futuri. La direzione aziendale nell’incontro che si è tenuto il 3 settembre scorso con le organizzazioni sindacali provinciali di Fim-Cisl e Fiom-Cgil ha dichiarato di avere problemi finanziari (anche causati dai mancati pagamenti di alcuni clienti) e di non essere in grado di presentare un piano industriale per l’anno prossimo con investimenti e carichi di lavoro.

Il 27 aprile scorso le organizzazioni sindacali e la direzione aziendale erano giunte ad un “verbale di accordo” per la richiesta della cassa integrazione ordinaria per il periodo 4 maggio- 1 agosto, concordando a garanzia dei lavoratori e delle lavoratrici una gestione a rotazione di tale strumento, al fine di erodere in maniera solidale le retribuzioni dei dipendenti.

Nel mese di agosto, dopo avere verificato che la direzione aziendale non ha mantenuto fede all’accordo sopra citato, soprattutto per quanto concerne la “rotazione”, le Segreterie di Fim e Fiom non hanno concordato alcuna proroga della cassa integrazione con scadenza 1 agosto. Le sigle sindacali denunciano inoltre un atto gravissimo da parte della direzione della Sicis che, nel mese di agosto, avrebbe provveduto ad inoltrare all’Inps di Savona un accordo sindacale per la richiesta della proroga della cassa integrazione ordinaria (settembre-novembre 2009), che in realtà non è mai stato sottoscritto da nessuna organizzazione sindacale. Tale accordo, secondo Fim e Fiom è quindi da considerarsi nullo, anzi, sottolineano i sindacati, in data 3 settembre è stato sottoscritto con la direzione aziendale un verbale di “mancato accordo” per la proroga della cassa integrazione.

Le mancate rotazioni, che riguardano diverse lavoratrici e lavoratori, hanno visto in diversi casi addirittura la sospensione per diversi mesi. Fim e Fiom di Savona hanno espresso la massima solidarietà ai lavoratori colpiti da tali scelte e dato ampia disponibilità per avviare un’azione di contrasto, denunciando l’uso strumentale e discriminatorio della cassa stessa. La rotazione è un obbligo di legge, non è derogabile ed è indispensabile per tutelare il reddito complessivo del lavoratore, distribuendo il più omogeneamente possibile il sacrificio derivante dalle dichiarate difficoltà dell’impresa.

I sindacati prendono atto che la Sicis di Vado Ligure non mantiene fede agli impegni sindacali sottoscritti e che addirittura è scorretta nei confronti dell’Istituto (consegna all’Inps di un accordo sindacale per la proroga della Cassa, mai sottoscritto e concordato con le organizzazioni sindacali) e auspicano la ripresa della discussione con la direzione aziendale in una condizione di “normali relazioni sindacali” al fine di discutere, approfondire e risolvere le problematiche attinenti allo stabilimento stesso.

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