[thumb:14560:l]Savona. Buona prova degli atleti del Team Palextra di Savona al Criterium Nazionale di biathlon atletico, disciplina sportiva che comprende due prove tecniche (una anaerobica e di forza consistente nell’esercizio di distensione con bilanciere su panca, l’altra aerobica, di corsa sulla distanza di due chilometri), che si è tenuto a Foggia sabato scorso. La gara, che assegnava i titoli italiani della disciplina, è stata infatti vinta, nella categoria master 55, dalla portacolori della squadra savonese Cristina Albrito che, con un’alzata da 57 kg (record personale) e un tempo sulla corsa di 9′ e 47″, ha lasciato dietro tutte le avversarie.
Buona comunque la prestazione degli altri savonesi in gara: le sorelle Chiossone, Arianna e Martina, hanno chiuso rispettivamente nona e decima nella categoria seniores, penalizzate dalla prova di corsa. Nella gara di distensione su panca, con 64 kg alzati per entrambe, hanno infatti chiuso al secondo e al terzo posto. L’altra quota rosa del team, Giorgia Tognetti, ha preceduto le compagne chiudendo al settimo posto grazie ad un’ottima prestazione sulla corsa (8′ e 48″, quinto tempo). Con questi risultati, nella classifica a squadre femminile, la Palextra è finita al sesto posto su diciassette, a soli quattro punti dal gradino più basso del podio.
Tra i maschi invece Luca Viola ha concluso all’ottavo posto nella categoria seniores 85 chilogrammi così come l’altro portacolori delle Palextra Claudio Nicolino che ha conquistato l’ottava piazza nei master 45. Soddisfatto del risultato l’allenatore della Palextra Sandro Boraschi: “I ragazzi sono stati come al solito molto bravi e sono contento dei progressi fatti sulla panca. La corsa non è certamente la nostra specialità ma vedremo di lavorarci su. La manifestazione è stata ben organizzata e devo dire che ha avuto davvero tanti iscritti tenendo conto che in molti siamo arrivati da lontano. L’unico rammarico è non essere riuscito a far gareggiare i nostri atleti diversabili: purtroppo la prova di corsa non era in pista ma in un parco e quindi per l’handbike non era praticabile”.
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