Economia

Savona, guerra del carbone: si va verso l’accordo

Porto Savona

[thumb:96:l]Savona. La battaglia giudiziaria del settore carbonifero, che coinvolge il porto di Savona, minaccia il futuro di 170 maestranze. Mentre gli azionisti delle aziende implicate nella disputa, sono gli attori dell’intricata contesa legale che attende soluzione. La querelle sulle quote di proprietà tra il Gruppo Campostano e il Terminal Rinfuse Italia (Tri), che ha registrato le recenti dimissioni di Rino Canavese dalla presidenza di Funivie Spa, sembra però intravedere una via di uscita. E’ infatti attesa in tempi brevi una proposta scritta di Tri a Campostano; una prospettiva di conciliazione non da poco visto che, finora, i tentativi di avvicinamento erano stati solo verbali. La proposta formale avrebbe il preciso compito di raggiungere un’intesa tra le parti.

La battaglia è cominciata perché in principio il terminal, assegnato al Gruppo Campostano doveva essere gradualmente ceduto anche al Tri che, però, quando è stato il momento di far valere gli accordi, era in difficoltà per la crisi del mercato internazionale che ha coinvolto il gruppo australiano Babcoke. A quel punto Campostano ha ceduto il 40% delle quote al Portlog di Gattorno e il Tri ha chiesto al tribunale il sequestro delle azioni vendute. Una battaglia senza esclusione di colpi che rischia di portare il terminal ad un forte ridimensionamento di attività. In tutta questa vicenda, come stabilito da un accordo del 13 aprile 2006, l’Autorità Portuale di Savona aveva un ruolo pubblico di garante del progetto. Proprio la mancanza di condizioni per esercitare questo ruolo ha indotto Canavese a farsi da parte.

La firma dell’armistizio adesso, fortunatamente, appare più vicina, dettaglio non da poco visto che dalla risoluzione di questa disputa dipende il futuro di Funivie ma anche il buon funzionamento degli Alti Fondali e dei porti di Savona e Vado. Il 28 o il 29 ottobre il Comitato Portuale si riunirà e sarà chiamato a decidere sul destino del 4% di partecipazione della Port Authority nell’azienda del carbone. Inoltre all’Autorità Portuale spetterà anche il compito di designare il nuovo presidente di Funivie. In tale occasione Canavese presenterà anche una relazione in cui spiegherà ancora una volta la sua posizione sulla vicenda.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.