[thumb:7131:l]Andora. Finale di stagione esaltante per Mirko Celestino che, per la prima volta, ha partecipato alla nota “Roc d’Azur” dove, senza ambizioni di classifica, ha concluso la sua seconda stagione in mountain bike.
Era iniziata a fine gennaio la stagione dell’andorese e si conclusa domenica in Francia, in Costa Azzurra, dove per la prima volta il campione italiano marathon ha visto i sentieri del Massif de Maures, concludendo la sua prima “Roc d’Azur” in 43° posizione a 15′ circa dal vincitore Roel Paulissen. Una bella conclusione di stagione, in una delle più affascinanti manifestazioni del panorama internazionale, a cui Mirko ha voluto partecipare senza particolari ambizioni.
Albenga dista meno di 2 ore da Frejus ed ora che Mirko è tornato a vivere in Liguria, l’occasione di essere al via della grande gara internazionale, vicino a casa, è stata presa al balzo. “E’ la prima volta che venivo qui in Francia per questa grandissima manifestazione – ha detto dopo l’arrivo Celestino -. Sono partito questa mattina presto da casa mia e ho preso il via della ‘Roc d’Azur’ senza mai avere visto il percorso. All’inizio ero nel primo gruppo, poi nelle prime discese ho preferito essere prudente, chi le conosceva scendeva forte tra le rocce, io che non ambivo a particolari risultati, visto anche il mio stato di forma attuale, ho preferito guidare e divertirmi. La gara mi è piaciuta moltissimo e quando ho trovato Massimiliano Milan che invece conosceva bene il percorso, ho proseguito con lui fino al traguardo”.
“E’ stata una bellissima giornata – ha dichiarato Mirko – un degno finale di una lunga stagione nella quale ho fatto 31 gare, vincendone quattro, tra cui quella di Montebelluna che mi ha regalato il tricolore marathon, ma che mi ha anche visto in altre sette occasioni sul podio delle marathon italiane. Nei prossimi giorni deciderò i programmi per l’anno prossimo. Gli obiettivi saranno gli stessi di quest’anno, di certo voglio venire di nuovo qui alla ‘Roc d’Azur’ e fare seriamente la gara. Il livello qui è altissimo, chiudere la stagione con un ottimo risultato è il miglior ricordo per l’inverno”.