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Dati Legambiente sull’inquinamento atmosferico, Idv: “Dicono il falso”

Tirreno Power Vado Ligure

[thumb:303:l]Quiliano. La pubblicazione da parte di Legambiente dei dati relativi al progetto “Ecosistema urbano” 2009 e le conseguenti reazioni degli amministratori di Savona suscitano le polemiche dell’Italia dei Valori. Giovanni Baglietto, presidente del coordinamento provinciale Idv e Marco Caviglione, consigliere provinciale Idv, esprimono le proprie perplessità in merito alla vicenda.

“Crediamo che in questi ultimi tempi – dichiarano – in modo esponenziale, sia cresciuta tra la gente una coscienza ambientale che è diretta conseguenza della scienza che si occupa di ambiente. In altre parole, mentre troppo spesso i media tradizionali, in primis la carta stampata, fanno di tutto per ignorare o minimizzare i problemi di inquinamento che danneggiano la nostra vita quotidiana, grazie soprattutto alla rete, il messaggio di allarme di illustri medici, anche savonesi, comincia a raggiungere le coscienze ed a provocare riflessioni mai fatte prima”.

“Certo forse per ora si vendono più giornali parlando delle beghe interne dei partiti o dedicando paginate alle squadre di calcio – proseguono – ma quando il disinteresse per temi così importanti porta addirittura a pubblicare notizie affette alla loro origine da vizi (eufemismo per dire false), allora ci si deve ribellare”.

“La vicenda che grida allo scandalo – attaccano gli esponenti di Idv – è la pubblicazione da parte di Legambiente dei dati relativi al progetto Ecosistema urbano 2009: ‘Settima e ottava due liguri: Savona e La Spezia. Savona ha dalla sua i valori dell’inquinamento atmosferico dove fa segnare valori al di sotto dei limiti che le valgono il quarto posto nelle due classifiche di settore dell´No2 e del Pm10 ed il decimo in quella dell´Ozono’. E ancora: ‘livello di eccellenza per Savona con il 7° posto'”.

“Questo ‘miracolo’ – proseguono Baglietto e Caviglione – ha fatto esclamare al sindaco Berruti ‘siamo una città ecosostenibile!’ e all’assessore Costantino ‘…la qualità dell’aria è tra i punti salienti che ci hanno permesso di raggiungere questi risultati’. Il comunicato indignato del Moda che fornisce dati internazionali radicalmente diversi, ovviamente in peggio, ci fa ancora una volta pensare che sia ora di una svolta vera nella politica ambientale. Ma questa svolta non può essere fatta dagli attuali responsabili regionali dell’ambiente, che hanno palesemente fallito il loro compito”.

“Hanno infatti gettato al vento – spiegano – in nome del potere, il mandato dei cittadini che chiedevano loro semplicemente di tutelare il nostro territorio e di difenderlo da chi da esso vuole trarre enormi profitti senza fare i conti con chi in questo territorio vive. Ma ancor più grave e subdolo è l’atteggiamento di enti che dovrebbero essere senza altro scopo se non l’interesse pubblico, come appunto Legambiente: loro sono i veri lupi travestiti da agnelli. Come può infatti Legambiente, azionista di Sorgenia che è a sua volta proprietaria di Tirreno Power, anche solo pensare di essere ancora un soggetto terzo, in grado di essere dalla parte dei cittadini? E’ ovvio che come tutti gli azionisti conosce i dati sugli inquinanti della centrale di Vado e i monitoraggi satellitari europei. E allora perché dice il falso, ma soprattutto. Perché gli consentiamo di dirlo?”.

“La risposta è semplice – concludono gli esponenti di Idv – perché i soliti poteri forti sovvenzionano queste associazioni ed influenzano pesantemente l’informazione. Ma c’è per fortuna la rete: in rete le bugie hanno le gambe corte, e la vita dei furbi è sempre meno tranquilla. Il potere appartiene al popolo, quindi a tutti noi: torniamo ad esercitarlo, prima che sia troppo tardi”.

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