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Aree Ghigliazza, Verdi all’attacco: “Progetto insostenibile”

Lavori in corso

[thumb:10880:l]Finale Ligure. Il progetto delle ex cave Ghigliazza approda in consiglio comunale e la polemica politica divampa. Tra i più duri oppositori del progetto c’è Gabriello Castellazzi, portavoce dei Verdi, che attacca: “Le 350 nuove seconde case, che saliranno a mille con quelle delle aree Piaggio, creeranno un un carico sul territorio che tutti gli osservatori del settore turistico, dal Touring Club all’associazione degli albergatori, giudicano non sopportabile per un sviluppo turistico equilibrato”.

Secondo i vertici locali del movimento ambientalista l’insediamento necessiterebbe di quantità di acqua potabile e impianti fognari collegati al depuratore consortile che attualmente la località del medio ponente savonese non potrebbe offrire. “Lo afferma anche l’ufficio tecnico comunale” sottolinea Castellazzi che poi affonda: “Inoltre non viene indicata la provenienza del terreno agricolo necessario per impiantare circa 350 mila metri quadrati di nuovo verde su un area che oggi presenta solo roccia, mentre si vuole realizzare una nuova spiaggia distruggedo l’attuale arenile fossile, ricco di policheti”.

“Noi Verdi non siamo il ‘partito del no’ – continua ancora Castellazzi – Abbiamo proposto la realizzazione nella parte alta dell’ex cava di una grande centrale solare secondo un progetto del professor Suetta, presidente del gruppo Solar Tecnology, mentre nella zona litoranea proponiamo la realizzazione di strutture alberghiere e di divertimento, insieme ad un padiglione archeologico che valorizzi la caverna delle Arene Candide, dove è stato trovato lo scheletro del famoso Principe, vissuto lì 25 mila anni fa e oggi ospitato al museo di Pegli”.

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