Economia

Altare, ripartita la produzione alla Vetreria Etrusca

Vetro

[thumb:1794:l]Altare. Dopo tre mesi di fermata produttiva per consentire un radicale ammodernamento degli impianti, a partire del rifacimento del forno di fusione, la Vetreria Etrusca di Altare (con oltre un centinaio di dipendenti) ha riavviato la produzione in uno stabilimento completamente rinnovato: 45 mila metri quadrati (se ne sono aggiunti 12 mila con il nuovo magazzino per i prodotti), aumentate le linee produttive da tre a quattro e aumentata conseguentemente la capacità, da 80 a 110 milioni di pezzi.

La Vetreria Etrusca, che ha sede a Montelupo Fiorentino, è attiva in Val Bormida dal 1994, quando Giovanni Bartolozzi, fondatore e proprietario dell’azienda, rilevò per poco più di 8 miliardi di lire parte degli impianti produttivi dell’ex Savam (l’antica cooperativa vetraria altarese) nel centro storico del paese. Successivamente la fabbrica si trasferì nella zona industriale di Isolagrande, sulla strada per Mallare, specializzandosi nella produzione di contenitori per alimenti e vino in tre colori: extra bianco, mezzo bianco e verde etrusco.

Il sito altarese, dal luglio scorso, è stato sottoposto a grandi lavori, per un importo di 25 milioni di euro, la cui esecuzione è stata completata a tempo di record. Dalla fabbrica, ribattezzata “New Altare”, hanno ripreso a prendere forma i caratteristici “fiaschi” toscani che per prima Vetro Etrusca era riuscita a produrre su scala industriale. E, come doveroso, la prima serie sfornata è stata dedicata proprio a Giovanni Bartolozzi. Da rilevare che Vetreria Etrusca, l’8 settembre scorso, ha ottenuto l’Autorizzazione Integrata Ambientale, che certifica il rapporto di piena compatibilità tra le produzioni e il territorio.

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