[thumb:14388:l]Savona. Ennesima fumata grigia per i corsi serali di Savona. Ieri, alle 19, nei locali dell’Itis si è svolto l’incontro tra i presidi e gli allievi dei corsi serali. Erano presenti per il Mazzini la prof. Viganego, per il Boselli e l’Alberti il prof. Marchisio, per l’Itis il prof. Siccardi, dirigenti delle relative scuole, e circa un centinaio di alunni. Era atteso anche almeno un rappresentante del Provveditorato, come richiesto dai presidi, ma non si è presentato nessuno. Durante la riunione per gli studenti è arrivata la brutta notizia: i dirigenti, dopo aver letto le lettere con cui hanno chiesto alla direzione provinciale (ex Provveditorato) gli insegnanti mancanti per l’attivazione dei corsi, hanno comunicato agli allievi che, ad oggi, non avevano ancora avuto nessuna risposta.
Per questa ragione gli istituti non sono in grado di garantire lo svolgimento delle lezioni per la classi 4a e 5a del Mazzini, 4a e 5a del Boselli, 5a Alberti, 1a, 2a, 3a e 4a dell’Itis. Continuano quindi le lezioni per le sole classi autorizzate: 5a Itis, 4a Alberti, 3a Boselli e 3a Mazzini. Eppure le premesse sembravano buone e i presidi avevano lavorato tutta la settimana affinché venisse trovata una soluzione.
Il 14 settembre la direzione provinciale aveva inviato una lettere ai dirigenti dei corsi serali sollecitandoli a fare le richieste delle ore suddivise per classi di concorso (materie). Gli istituti avevano prontamente spedito la richiesta di un numero minimo di ore necessarie per attivare i corsi (mediamente meno del 50% di quanto servirebbe per un corso tradizionale), dichiarandosi disponibili a rinunciare alle ore di educazione fisica e religione già concesse alle classi serali dell’Itis ed dell’Alberti.
Il Provveditorato aveva garantito che entro le 14,30 di ieri avrebbe comunicato l’esito delle richieste degli istituti savonesi ma così non è avvenuto. I presidi hanno atteso invano un fax della direzione provinciale fino alle 19 e poi hanno comunicato agli studenti che la situazione era la stessa della settimana precedente. Gli allievi sono stati quindi rimandati a casa in attesa di ulteriori comunicazioni.
La situazione resta quindi in stallo, ma probabilmente per Ragioneria e Mazzini, i due indirizzi aziendali, qualche possibilità in più di arrivare ad una soluzione c’è. Accorpando le classi forse si riuscirà a garantire lo studio a tutti gli allievi. Più delicata invece la situazione di Itis e Geometri le cui materie non in comune sono un numero maggiore. I presidi hanno poi parlato della possibilità di trovare una soluzione attivando dei corsi online oppure dei cicli di lezioni per conseguire l’idoneità alla quinta per chi frequenta la quarta e quella alla terza per chi fa il biennio. Al momento però sono solo ipotesi.
Quello che è certo è che i giorni passano, la rabbia degli studenti cresce e loro non intendono fermarsi. “Quello allo studio è un nostro diritto, ci sentiamo presi in giro e intendiamo andare fino in fondo con tutti i mezzi a nostra disposizione” è quanto hanno spiegato gli allievi. Domani mattina, alle 9,15, ci sarà un incontro tra Provveditore e presidi in cui si dovrebbe discutere della sorte delle classi serali.