Cronaca

Savona, è deceduto il partigiano Tito Iacovacci: il ricordo di Mimmo Filippi

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[thumb:12575:l]Savona. E’ deceduto all’età di 94 anni Tito Iacovacci, eroe savonese della Resistenza e storico segretario provinciale delle Acli. Questo il ricordo dell’ex assessore provinciale Mimmo Filippi: “Un protagonista umile e schivo, che si poneva sempre un passo indietro rispetto agli altri, considerandosi unicamente un amanuense. eppure era immensamente capace di riflessioni approfondite, di analisi corrette, di suggerimenti efficaci. Perchè era profondamente colto, pregno di quella cultura che si costruisce nel confronto continuo con la vita e con gli uomini. Ed era capace di servizio ai ‘piccoli’, come per tanto tempo fece presso la chiesa di S.Raffaele al Porto, con Don Mario Genta, alla Stella Maris, dove si accoglievano e si intrattenevano i marittimi che cercavano un po’ di calore, un po’ di amicizia, qualcosa che in qualche modo ricordasse loro l’atmosfera di casa”.

Figlio di operai, operaio lui stesso all’ILVA, fu membro delle SAP. Profondo studioso del mondo del lavoro, visse in fedeltà con esso e con il movimento operaio. Prosegue Filippi: “Lo conobbi, verso la fine degli anni `50 nelle A.C.L.I. savonesi di cui fu per decenni segretario provinciale. Quando, negli anni ’60 e ’70, assunsi la presidenza del movimento, i miei rapporti con lui si strinsero ancor più, divennero quotidiani, ma soprattutto divennero un continuo confronto di idee, un perenne scavare nelle problematiche del Mondo del Lavoro e nella grande fatica di essere insieme fedeli a quel mondo e fedeli alla Chiesa di cui ci sentivamo indiscutibilmente parte. Erano gli anni del Concilio Ecumenico, gli anni di Papa Giovanni XXIII e poi di Paolo VI, gli anni di Kennedy e di Kruscev, gli anni del Maggio Francese, dell’autunno caldo, del colpo di stato di Pinochet. Gli anni della Gaudium et Spes, delle grandi encicliche come la Pacem in terris e la Populorum progressio”.

“Anni di nuove speranze, di grandi utopie di giustizia e di libertà, di ricerca di un’autentica dimensione sociale e politica per i credenti che insieme volevano essere fedeli al Vangelo e servitori degli umili – ricorda Filippi – Anni in cui pareva possibile lavorare in politica liberi da ideologie ingessate e da integralismi dogmatici, anni di intenso impegno e servizio nella Chiesa, nel Mondo del Lavoro, nella società tutta. Malgrado le avversità, malgrado gli ostracismi, malgrado le incomprensioni e le ostilità. Quanti confronti con Tito e con gli amici delle ACLI, don Nanni Ricci, Guido Trucco, il prof. Marino, Paolo, Giuan, Franco, Davide, Costantino, Mario, Kiki, Agostino, Pino, Domenico, Giuliana, Dino, Silvio, Giampietro, Natale, Franco ancora, Mino, John e tanti, tanti altri”.

Ancora Filippi: “Quanta pena quella notte in cui invano attendemmo una buona notizia sulla sorte del giovane Franco Pardini, scomparso in mare dalla nave Etna. Quanti incontri nei circoli della provincia, quelli più attivi nel politico e nel sociale e quelli più umili, che Tito benevolmente chiamava ‘circoli ACLI-vino’. Egli tutti conosceva, a lui tutti si rivolgevano per un consiglio, una spiegazione, un incoraggiamento. E quanti ritorni a casa in piena notte, dopo una visita a Giustenice, a Casanova, ad Albenga S. Giorgio, a Carbuta, a Millesimo, a Ellera, continuando a discutere e a cercare”.

“Oggi Tito non c’è più, con lui è scomparso un frammento importante della mia vita; sento dentro un’enorme nostalgia per un tempo più autentico e più pulito ormai dissolto e sento un grande magone per un vero amico, un saggio amico perduto – conclude Filippi – Il mio abbraccio a Mariuccia, Franco e Mauro e a tutti gli amici di un tempo, quelli che ancora incontro e quelli che ormai ci hanno lasciato, quelli con cui, insieme a Tito, ho vissuto le utopie”.

I funerali di Tito Iacovacci si svolgeranno alle 11 di giovedì 10 settembre nella chiesa di Nostra Signora della Neve nel quartiere delle Fornaci.

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