Economia

Savona, Banca Etica dice no ai capitali provenienti dallo “scudo fiscale”

euro

[thumb:4853:l]Savona. Il Coordinamento dei Soci di Banca Etica di Savona, la prima banca italiana che opera interamente secondo i principi della finanza etica, che investe solo in fondi che rispondono a rigorosi criteri etici, ha comunicato che non accetteranno la raccolta di capitali che dovessero rientrare in Italia grazie allo “scudo fiscale” e di conseguenza non predisporranno alcuna misura commerciale e operativa al fine di attirare tali capitali o facilitarne il rientro.

“I principi della Finanza Etica che ispirano per intero la nostra attività prevedono la piena tracciabilità del percorso del denaro e la provenienza lecita di quello che raccogliamo. Accettare capitali accumulati anche grazie al mancato rispetto delle leggi e che, al già grave reato di evasione fiscale, potrebbero sommare il falso in bilancio, sarebbe una violazione del nostro dna e un tradimento dei clienti che ci scelgono quotidianamente in nome di un uso responsabile del denaro” ha spiegato Mario Crosta, direttore generale di Banca Etica.

“Sebbene per tutti gli istituti di credito la raccolta di risparmio sia essenziale e strategica, soprattutto in questo periodo di crisi, l’intermediazione di denaro proveniente da attività illecite snatura e umilia l’impegno per la legalità che noi, insieme ad altri istituti bancari, associazioni e cittadini scegliamo quotidianamente” ha concluso Fabio Salviato, presidente di Banca Etica e di Etica Sgr.

Più informazioni

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.