[thumb:12048:l]Savona. Solo il 15% dei casi presenta complicanze di natura clinica, in particolare al sistema respiratorio con sintomi di affaticamento, per i quali è necessario l’impiego di una terapia antivirale. Il dato è stato stimato da Marco Anselmo, Direttore della Struttura Complessa di Malattie Infettive dell’ospedale San Paolo di Savona. La Asl 2 ha fatto il punto sul virus influenzale H1N1 durante un convegno che si è svolto presso l’Università di Savona. “L’ospedale San Paolo ha messo in cantiere il piano ministeriale e regionale per affrontare al meglio la possibile emergenza – afferma il dott. Anselmo -, con un numero di posti letto adeguato per poter curare questi pazienti, di cui l’85% resta comunque assintomatico”.
Il dott. Anselmo sgombra il campo da inutili allarmismi: “La politica sanitaria di mitigazione dell’epidemia ha l’obiettivo di diluire i casi, e la vaccinazione aiuterà molto da questo punto di vista. I soggetti malati saranno molto meno rispetto a quello che ci aspettiamo…”.
Sulla stessa linea anche il collega dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure Giovanni Riccio: “Sono ancora in vigore le norme dettate dal Ministero e dalla Regione che prevedono l’isolamento del paziente per limitare la diffusione del virus. Tuttavia lo strumento del ricovero è sovrautilizzato per l’eccessivo allarmismo dell’opinione pubblica. La funzione del reparto di Malattie Infettive è al momento di contenimento, il ricovero diventa indispensabile solo per particolari categorie di soggetti, per i quali il virus può creare complicanze oggettive, i cardiopatici, i diabetici o pazienti con neoplasie: per questa casistica è necessario intervenire con un trattamento anitivirale, da valutare caso per caso”.