Cronaca

Sequestrato a Juan Les Pins e liberato a Loano: presi i rapitori

Casinò di Juan les pins

[thumb:13757:l]Loano. Agg. h 17,20. Secondo quanto appreso il francese di Antibes, Henry Jean Sebastien Ciantar, di professione artigiano, sarebbe rimasto nelle mani dei sequestratori per un giorno intero. Infatti, il rapimento si sarebbe verificato ieri mattina alle 9, davanti al casinò di Juan Les Pins (foto a destra), quando l’uomo è stato avvicinato da due persone ben vestite che, dopo una collutazione, l’hanno tirato di forza dentro la macchina per poi ripartire a piena velocità. E’ la versione raccontata anche da alcuni testimoni oculari rimasti attoniti alla scena. Identificati intanto i due sequestratori: si tratta di Faisal Hassanein, 40 anni, comandante di nave, e la compagna, Rania Al Ghanem, 32 anni, ora rinchiusi rispettivamente nel carcere di Savona e Genova Pontedecimo. Secondo la ricostruzione degli inquirenti il motivo del rapimento è un debito contratto dall’artigiano francese. Tuttavia restano molti gli interrogativi da chiarire: in primo luogo, se gli esecutori del rapimento hanno agito per conto loro o di qualcuno e per quale motivo erano diretti in Italia.

– Un sequestro di persona ai danni di un francese, abitante ad Antibes, è stato sventato dalla polizia, in un’operazione congiunta della squadra Mobile di Imperia e Savona, con l’ausilio della polizia municipale loanese. Gli agenti hanno fermato una vettura Citroen Picasso, con tre persone a bordo: oltre al sequestrato anche i due presunti sequestratori, un uomo e una donna, che sono stati arrestati e adesso sono a disposizione della Dda di Genova, competente per questo genere di reati.

La vicenda, per ora mantenuta sotto stretto riserbo giudiziario, ha preso il via ieri sera, quando le autorità francesi, attraverso l’ufficiale di collegamento di Nizza, hanno comunicato la possibilità che un’auto, corrispondente alla descrizione di quella fermata, valicasse il confine con la Francia, per entrare nel territorio nazionale italiano. In mattinata, il personale dell’area di servizio di Monte Chiappa, in provincia di Imperia, ha segnalato alla polizia la presenza di due persone che litigavano. Si palrava di qualcuno che cercava di spingere in auto un’altra persona. Probabilmente, il sequestrato che tentava di fuggire.

Partono le ricerche, l’auto viene intercettata e seguita sull’autostrada, anche con l’intervento della polstrada e di vetture di osservazione. Questa mattina l’inseguimento sul tratto autostradale, poi una pattuglia della polizia stradale in uscita dalla A10 avvisa la polizia municipale di Loano che l’auto sospetta è uscita al casello di Borghetto per dirigersi in territorio loanese. Diramato via radio l’avviso una delle pattuglie della municipale incrocia il veicolo segnalato sul lungomare Marconi. Lo intercetta, lo blocca e, armi alla mano, gli agenti della polizia municipale fanno scendere i tre occupanti del veicolo. Una seconda pattuglia, guidata dal vicecomandante, arriva sul posto e fornisce supporto per l’arresto dei soggetti. Viene allertata la polizia che giunge sul posto nei dieci minuti successivi. Le forze dell’ordine operano il sequestro del veicolo, che viene trasferito assieme agli arrestati ad Imperia.

Partono le comunicazioni con le autorità francesi e si scopre che l’uomo potrebbe essere stato sequestrato per una vicenda legata a dei debiti. I due arrestati, le cui generalità sono ancora in fase di accertamento, potrebbero essere gli esecutori del sequestro, commissionato da mandanti per ora ignoti. E’ atteso, a breve, l’arrivo a Imperia del magistrato genovese che dovrà interrogare le tre persone e chiarire i contorni della vicenda.

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