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Sanità ligure: buona l’offerta, ma preoccupano le condizioni di salute medie

Camera di ospedale

[image:4855:r]Liguria. E’ un’Italia spaccata in due quella che emerge dalla classifica stilata dal Censis sulla qualità del servizio sanitario offerto nelle varie regioni. Tra i criteri di valutazione, oltre ai “voti” espressi dall’utenza, l’offerta ospedaliera, il giudizio sul personale infermieristico e medico, i posti-letto destinati a pazienti critici, la mobilità tra nosocomi e l’assistenza territoriale. Buono il piazzamento della Liguria, che giunge settima alle spalle di Emilia Romagna, Toscana, Veneto, Lombardia, Valle d’Aosta e Friuli Venezia Giulia, precedendo il Trentino Alto Adige. Male il Sud: nessuna regione supera la metà classifica. Primo del Mezzogiorno è infatti il Molise (undicesimo posto) mentre fanalino di coda è la Calabria.

Diverso, almeno per la Liguria, è quando si parla dell’indicatore inerente le condizioni di salute, valutato sulla base di speranza di vita, mortalità, prevenzione, percentuali di popolazione senza malattie croniche e stili di vita: in questo caso si balza al quart’ultimo posto. Probabilmente ad incidere in questo caso, secondo gli esperti, potrebbe essere non solo l’età media (la popolazione ligure è tra le più anziane del mondo), ma anche una rilevante percentale di stati morbosi derivanti dal passato industriale della regione (dalla silicosi contratta dagli operai metallurgici e di altre fabbriche fino ad arrivare ai danni procurati ai lavoratori dall’amianto), oltre a una maggiore sedentarietà, riscontrata anche tra le fasce più giovani della popolazione.

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