Addio tv di qualità: “Nei palinsesti sempre più spazzatura e volgarità”

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[thumb:2185:l]Talent show e reality, programmi sportivi e fiction ormai collaudate: nuova stagione tv e nessun cambiamento, se non in peggio, almeno secondo psicologi, sociologi ed esperti di media. Malgrado il calo di ascolti che affligge la tv generalista, che nelle ultime stagioni ha perso circa il 4%, a dominare anche nei nuovi palinsesti saranno “omologazione tra le reti” (41%) e soprattutto programmi dove le uniche parole d’ordine sembrano essere la rissa (come sottolinea il 58%), le parolacce (46%) e le volgarità (39%).

Insomma una “tv fotocopia” di quella tanto criticata della scorsa stagione, dove manca totalmente la qualità (74%) e dove alcune fasce di pubblico sono trascurate o “obbligate” a vedere programmi non adatti, come puntualmente accade ai bambini (63%). La “cura”? Rivedere i palinsesti, inserendo programmi e personaggi in grado di fare buona tv (53%), investire nella sperimentazione (46%), avere il coraggio di non assoggettarsi alle “mode” che affliggono il piccolo schermo (38%) e di proporre un’offerta diversa dalle altre reti (32%).

E’ quanto risulta da uno studio di “Comunicazione Perbene” l’ente non profit che promuove “l’ecologia della comunicazione”, condotto su 150 tra sociologi, psicologi, esperti di media, ma anche investitori pubblicitari, cui è stato chiesto di analizzare i palinsesti e l’offerta della tv generalista e di individuarne pregi e difetti.

“Nella stagione appena passata abbiamo visto una tv dove a dominare non è certo stata la qualità, ma nemmeno la varietà dell’offerta – sottolinea Saro Trovato, presidente di Comunicazione Perbene – Su qualsiasi rete ci si trovasse la costante erano risse, urla, volgarità e messaggi dove ad essere premiata era l’assoluta mediocrità. Una tv cattiva maestra, insomma, e analizzando i palinsesti per la stagione che sta per cominciare le cose sembrano ancora peggiorare”. “La tv deve cambiare, bisogna puntare sulla Tv che non c’è – continua Trovato – ovvero su programmi pensati e creati ad hoc per le diverse tipologie di pubblico, ma soprattutto una Tv che non trascuri la qualità e che ricominci ad essere un modello positivo”.

Gli esperti bocciano i nuovi palinsesti: per 7 su 10 la tv sempre più “cattiva maestra”, dove qualità e modelli positivi non hanno nessuno spazio. Per il 73% degli esperti coinvolti nello studio, la tv generalista è sempre più una “cattiva maestra”, in grado di promuovere solo aspetti negativi, come l’esaltazione della mediocrità (48%) che emerge puntualmente dagli innumerevoli reality show, e valori distorti (34%), come la sopraffazione (47%), ovvero chi urla di più dell’altro vince, a prescindere dalle argomentazioni, la violenza verbale (41%), e il vantaggio di essere “furbi” piuttosto che onesti (36%), solo per citare alcuni degli elementi evidenziati dagli esperti nella loro analisi dei palinsesti passati e della tipologia di offerta per la stagione che si sta per aprire.

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