Economia

Tirreno Power: “Emissioni a norma”, centrale aperta ai vadesi

[thumb:13308:l]Vado Ligure. Ha chiarito la posizione dell’azienda collegato in video-conferenza dalla sede romana di Tirreno Power. Il Direttore generale Giovanni Gosio ha voluto così rispondere alle affermazioni circolate sulla centrale termoelettrica di Vado Ligure, in particolare sul presunto danno alla salute provocato dalla produzione di energia a carbone, sull’aumento di emissioni di polveri sottili PM10 e sul generale danno alla salute per i cittadini del comprensorio savonese determinato dalla presenza della centrale.

Dopo il “blitz” dimostrativo degli attivisti di Greenpeace sulle ciminiere vadesi Tirreno Power esce per la prima volta allo scoperto, replicando punto su punto alle accuse degli ambientalisti, definite strumentali e non rispondenti alla realtà produttiva della centrale.

“L’azienda non vuole entrare nel merito della polemica, tuttavia si è reso necessario chiarire la nostra posizione anche alla luce di un continuo allarmismo generato tra la popolazione – ha detto il Direttore generale -. Quanto affermato nei giorni scorsi non solo non corrisponde al vero, ma getta discredito su una realtà industriale che gode di grande stima tra le istituzioni, gli enti e le stesse persone che lavorano e interagiscono con Tirreno Power. Questa presa di posizione ci è sembrata dovuta per una questione di rispetto di tutti coloro che operano nella centrale, dal nostro personale alle imprese savonesi che quotidianamente lavorano con noi”.
“La centrale di Vado Ligure svolge la propria attività nel più assoluto rispetto dell’ambiente e della coesione sociale, ottemperante a tutte le leggi in materia ambientale e di sicurezza per i propri dipendenti”.

Gosio ha ricordato la misurazione in tempo reale delle emissioni e di come i dati siano trasmessi alle istituzioni preposte con valori sempre al di sotto dei limiti consentiti dalla legge.

Sul tema della salute pubblica il Direttore generale ha preso in esame i risultati dell’indagine epidemiologica condotta dalla Regione Liguria e pubblicata nel luglio del 2008: nei comuni della Provincia di Savona non risulta esserci particolare rischio per la salute derivante dalle condizioni dell’ambiente. Con riferimento allo studio condotto dall’Ist di Genova e dall’Arpal regionale sui 69 comuni del territorio provinciale l’incidenza della mortalità per tumori risulta essere in linea con la media nazionale, mentre i valori delle polveri sottili, PM10, PM2,5 e PM1 non presentano alcuna criticità.[image:13145:r]

Tirreno Power mette sul tavolo altri dati: tra le 75 province italiane quella savonese è al 50° posto per concentrazione di polveri sottili, quindi Savona è tra le prime 25 province italiane per qualità dell’aria. Inoltre, sul contributo dei diversi settori alle emissioni di PM10 in Italia quello delle centrali elettriche è pari solo al 3% (contro il 42% dei trasporti).

Il Direttore Gosio ha parlato poi della produzione di energia elettrica da carbone, presentando i seguenti indici di utilizzo: nel mondo 39%, in Europa 31%, in Germania il 50%, mentre in Italia solo il 14%. “Non è una fonte di energia da demonizzare, è sotto controllo e permette di bilanciare i mix energetici dei vari paesi. Ovviamente serve un forte sviluppo anche delle energie rinnovabili per cogliere tutte le opportunità che la natura offre e che le nuove tecnologie stanno proponendo sul mercato”, ha sottolineato Gosio, ricordando che nel piano di ampliamento di Tirreno Power a Vado Ligure sono previsti 180 MW di energia prodotta da fonti alternative.

Il Direttore generale di Tirreno Power non si è tirato indietro alle domande dei cronisti, a cominciare dal progetto di ampliamento della centrale vadese con il terzo gruppo a carbone. “Siamo in attesa dei decreti ministeriali, prima del Ministero dell’Ambiente ed in seguito dei Dicastero dello sviluppo economico – ha detto Gosio -. Credo che il governo darà una risposta complessiva a livello nazionale ai piani di ampliamento della produzione energetica, che per noi riguarda ad esempio anche il sito di Civitavecchia”.

Il Direttore Gosio ha ricordato che l’ulteriore sviluppo della centrale consentirà con l’uso delle nuove tecnologie una riduzione di 450 mila tonnellate all’anno di CO2. “Credo che i valori e i numeri siano dalla nostra, senza contare che il calo di consumi elettrici in Italia, circa il 10%, affiancata alla difficile situazione congiunturale dell’economia, ci spinge ad importare energia da paesi più competitivi del nostro”.

Quanto invece ai rapporti con la nuova amministrazione comunale vadese, guidata da una forte e combattiva componente ambientalista: “Tirreno Power si è sempre rapportata con le istituzioni, locali e non, e così faremo anche per Vado Ligure. Abbiamo già avviato contatti con la nuova giunta e a breve saranno convocati incontri ufficiali. Nessuna pregiudiziale”.

Infine l’originale iniziativa, con l’obiettivo di creare un nuovo rapporto con l’opinione pubblica locale: dal prossimo autunno la centrale di Vado Ligure sarà aperta a tutta la cittadinanza e a quanti vorranno visitarla per vedere in prima persona come avviene la produzione di energia e il monitoraggio delle emissioni. “Un modo per rendere ancora più trasparente la nostra attività. Già molti nostri dipendenti portano le loro famiglie a visitare la centrale”.

Non solo, Tirreno Power sta lavorando ad un miglioramento tecnico ed organizzativo nel monitoraggio delle emissioni. Tra i piani dell’azienda, infatti, c’è il progetto di una rete di centraline di ultima generazione i cui dati verranno controllati sia internamente che `esternamente’ alla centrale, precisamente dall’ente Provincia.

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