Sport

Sott’acqua con le bombole: i consigli della Capitaneria

Subacqueo immersioni

[thumb:6615:l]Ponente. Lo sport subacqueo attrae sempre più praticanti: schiere sempre maggiori di appassionati ottengono il brevetto, tanto che si parla di un aumento del 60 per cento l’anno. Ma è anche una delle avventure sportive più a rischio: proprio perché, per quanto sicure ed affidabili possano essere considerate oggi le apparecchiature per l’immersione, protagonista dell’avventura subacquea ed artefice dei modi in cui essa può svolgersi resta sempre l’uomo.

La morte di Marco Gilberti, il cinquantasettenne di Givoletto (Torino), deceduto domenica scorsa durante un’immersione a circa 50 metri di profondità a due e miglia e mezzo al largo di Diano Marina, ha riacceso i riflettori sugli sport subacquei. Secondo gli esperti quindi, elemento primario per la sicurezza del sub va considerato soprattutto il suo addestramento psicofisico all’attività subacquea e il rispetto delle regole che gli vengono insegnate.

Le Capitanerie di porto, impegnate quotidianamente nell’aiuto a bagnanti, sub e natanti sulle acque della costa rivierasca ligure, propongono un decalogo per chi decide di andare sott’acqua con le bombole. Efettuare un corso di immersione con autorespiratore presso una scuola qualificata e un controllo medico specialistico periodico (almeno una volta all’anno). Programmare sempre l’immersione e controllare accuratamente le attrezzature e la pressione delle bombole prima di ogni immersione. Indossare sempre il profondimetro, l’orologio, il regolo di decompressione, il coltello, il giubbetto ad assetto variabile (G.A.V.). Adottare in immersione le corrette tecniche di respirazione (respirazione profonda e continua, non trattenere mai il respiro, specialmente in risalita).

Non superare mai i 30 metri di profondità se non con l’assistenza di esperti. E’ buona abitudine quando non sono previste tappe di decompressione, effettuare una sosta di 5 minuti alla profondità di 3 metri. Raggiungere gradualmente, dopo lunghi periodi di inattività, la profondità a cui si era soliti immergersi nella precedente stagione. Non allontanarsi più di 50 metri dalla bandiera di segnalazione. Immergersi sempre con un compagno, senza perdersi mai di vista. Usare il galleggiante segnasub. Se è presente un mezzo nautico di appoggio, sul mezzo deve essere issata la bandiera di segnalazione e deve essere presente a bordo almeno una persona pronta ad intervenire.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.