[thumb:13017:l]Savona. E’ stato presentato questa mattina presso il Palazzo Civico di Savona il progetto “Renzino Astengo”, l’iniziativa promossa a seguito della scomparsa del piccolo Lorenzo Astengo, all’età di 11 anni, avvenuta a scuola lo scorso 25 febbraio. Il progetto ha l’obiettivo di diffondere la cultura del primo soccorso, ad insegnare nelle scuole e ai cittadini le tecniche di rianimazione salvavita e a collocare defibrillatori nelle strutture e nei luoghi di ritrovo dei giovani.
Il Progetto è stato presentato oggi alla cittadinanza, dinanzi alla famiglia Astengo, dal sindaco di Savona Federico Berruti e dai principali promotori del Progetto: Amnon Cohen, Direttore S.C. Pediatria e Neonatologia Ospedale San Paolo di Savona, Flavio Neirotti, Direttore Generale della ASL 2, Carlo Mantero, Presidente dell’Associazione Cresci onlus, Salvatore Esposito, Direttore del 118 Savona Soccorso e Claudio Gilio, presidente e direttore artistico dell’Orchestra Sinfonica savonese. Presente anche, in qualità di sostenitore del Progetto, il conduttore televisivo Fabio Fazio.
In apertura dell’incontro, il sindaco di Savona Federico Berruti ha dichiarato: “Abbraccio idealmente la famiglia Astengo a cui sono vicino insieme a tutta la città e tutta l’amministrazione, uniti da una grande commozione. Ritengo importante che la famiglia, supportata dagli operatori presenti oggi e da noi, non si sia lasciata vincere dal dolore ma abbia voluto cercare di superarlo con un progetto mirato alla salvaguardia di tutti i bambini, che sono le nostre creature più care. Ad un impegno morale il Comune vuole unire un impegno anche materiale, fornendo nei prossimi mesi tutto il supporto, in termini operativi, al Progetto, in collaborazione con la rete degli operatori del sistema sanitario locale”.
L’esposizione dei punti chiave del Progetto è stata affidata al Prof. Cohen: “Il Progetto Renzino Astengo coinvolge i reparti di Pediatria e Cardiologia dell’Ospedale San Paolo ed il Servizio 118 di Savona, in collaborazione con l’Associazione Cresci, ed è mirato a formare un esercito di persone, attraverso il sistema scolastico locale, con un meccanismo a cascata. Gli operatori del sistema sanitario terranno durante questi mesi estivi corsi di formazione agli insegnanti di educazione fisica delle scuole secondarie savonesi di primo e secondo grado. Gli insegnanti a loro volta, a partire dal prossimo anno scolastico e quindi dal mese di settembre, formeranno i propri studenti che saranno così in grado di intervenire direttamente in caso di necessità. I corsi di formazione saranno dedicati all’insegnamento delle manovre di rianimazione e all’uso del defibrillatore, l’apparecchiatura che, applicata al torace, permette di ripristinare il normale ritmo cardiaco. In ogni struttura almeno un educatore sarà abilitato all’uso del defibrillatore e ogni anno rinnoverà l’autorizzazzione all’utilizzo dello strumento. Per permettere lo svolgimento dei corsi, sono stati acquistati manichini (di dimensioni di adulti e ragazzi) per l’addestramento al primo soccorso ed appositi kit da collocare poi a Savona nelle scuole e nei luoghi di aggregazione giovanile o là dove è necessario intervenire in tempi brevissimi. Abbiamo stimato che gli insegnanti di educazione fisica coinvolti sranno circa 100 (2 per ogni scuola, in media) e i ragazzi formati dagli insegnanti circa 50 per insegnante, contando quindi in un anno circa 5000 persone in totale ad aver ricevuto la formazione specifica”. L’apparecchiatura per la formazione è stata presentata dal dott. Esposito, che ne ha mostrato l’estrema facilità d’uso e l’immediatezza di comprensione.
“Si tratta di un progetto dal grande valore non solo sanitario ma anche sociale ed educativo”, ha dichiarato Carlo Mantero “perchè i ragazzi che sono coinvolti in iniziative di questo tipo, come quelle promosse dall’Associazione Cresci, hanno senz’altro una marcia in più e proseguono il loro impegno verso il bene e la salute degli altri anche quando crescono. Speriamo che il progetto Renzino Astengo possa essere un progetto pilota da estendere anche a tutto il territorio italiano”.
Fabio Fazio, che ha voluto partecipare all’incontro “non come testimonial – ha dichiarato il conduttore tv – ma come sostenitore del Progetto. Un progetto che mi ha colpito per una peculiarità: è assolutamente realizzabile, sia per i costi che per la semplicità delle attività previste. Mi auguro poi che i defibrillatori siano in futuro presenti nel maggior numero possibile di luoghi di aggregazione e che l’iniziativa venga replicata in altre città italiane”.
Un impegno alla promozione del Progetto anche da parte dell’Orchestra Sinfonica di Savona che, nell’ambito dell’iniziativa “Giovani Stars”, che ha per protagonisti bambini amanti della musica e del canto, prevederà momenti specifici dedicati al Progetto e attività di sensibilizzazione.
Il progetto è sostenuto da: privati e imprese, Fondazione A.De Mari Carisa, Comune di Savona, ASL 2 Savonese, Direzione Scolatica Regionale Ufficio di Educazione Fisica.