Cronaca

Savona, omicidio-suicidio: disposta autopsia

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[thumb:13244:l]Savona. Chiuso, o quasi, il caso dell’omicidio-suicidio di Savona. Gli investigatori hanno ormai completato la ricostruzione della vicenda che ha portato l’ex imprenditore Roberto Tobia ad uccidere l’ex compagna, Miriam Tambaro, e poi togliersi la vita. Il titolare dell’inchiesta aperta dalla Procura savonese, Giovanni Battista Ferro, ha disposto l’autopsia sui due corpi per frugare i rimanenti dubbi, in particolare sulle ferite d’arma da fuoco inferte alla donna. L’autopsia dovrebbe essere effettuata nella giornata di giovedì 16 luglio.

Altri particolari affiorano sul revolver calibro 38 utilizzato da Tobia per uccidere Miriam e per togliersi la vita: un’arma illegalmente detenuta e risultata rubata a Torino nel gennaio di quest’anno. Regolarmente detenuti, invece, i tre fucili da caccia rinvenuti nella sua abitazione: “Aveva precedenti legati al mancato pagamento degli assegni familiari alla sua ex moglie, oltre alla mancata denuncia sulla notifica di un’arma dopo un cambio di residenza, ma non era certo considerata persona violenta e pericolosa. Tuttavia di recente gli era stato negato il porto d’armi per l’attività di tiro al volo – affermano gli inquirenti -. Anche la sua ossessività e morbosità è emersa solo in questo ultimo tormentato rapporto”.

Nei prossimi giorni sono attesi i risultati della polizia scientifica sui rilievi balistici.

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