[thumb:5343:l]Savona. Jorg Costantino, assessore all’ambiente del Comune di Savona ed esponente di Rifondazione comunista, commenta positivamente la manifestazione contro il “pacchetto sicurezza” svoltasi sabato sera: “Ha raccolto la protesta e l’indignazione di chi oggi, in Italia, ritiene che la politica cavalchi il tema dell’insicurezza e lo usi, attraverso la creazione di leggi liberticide che denigrano i diritti fondamentali dell’individuo, per raccogliere consensi – dichiara -. Il governo con gli ultimi provvedimenti legislativi ha introdotto il reato di clandestinità e la legalizzazione delle ronde, accentuando ancora di più quelli che già erano i caratteri xenofobi della precedente legge Bossi-Fini”.
“Ora – sottolinea Costantino -, partendo dal fatto che chi viene in Italia per delinquere va contrastato (e a questo proposito magari bene avrebbe fatto il governo a non tagliare i fondi alle forze dell’ordine e a potenziare gli organici dei tribunali), tutt’altro tipo di problematica suscita chi, per motivi svariati scappa dal proprio paese, martoriato da guerre, epidemie e povertà. Qui si pone fortemente il tema dell’accoglienza del bisognoso e della persona che viene a chiederci aiuto e che noi oggi, col sistema di leggi in vigore, rispediamo, magari dopo un lungo soggiorno nei centri di detenzione, nel Paese dal quale e’ fuggito e dove forse rischia di morire”.
“Mi collego anche con la moda estiva della cosiddetta ordinanza sindacale – prosegue l’assessore – che permette ai sindaci di trasformare l’accattonaggio in strada e il commercio ambulante lungo gli arenili, sulle passeggiate a mare e nelle pizzerie nel reato di molestia. Ho l’impressione che questo tipo di approccio, così come quello del cosiddetto pacchetto sicurezza, aumenti l’odio per il diverso e la possibilità di integrazione, facendo dell’Italia un paese che esclude e dimentica la parola solidaietà”.
“Penso che le amministrazioni di centro-sinistra debbano su questo tema distinguersi in maniera marcata da quelle di destra, senza rincorrere le forze razziste sul loro terreno – conclude poi -. Auspico una società in cui italiani e migranti si parlino e interagiscano nel rispetto reciproco, consapevoli che gli uni arricchiscono gli altri con il loro bagaglio di culture ed esperienze”.