Rifiuti, aumenti tariffari per i Comuni: risponde il presidente di Geotea

[thumb:13035:l]Vado Ligure. Manlio Pacitti, presidente di Geotea-Ecosavona, la società che gestisce la discarica del Boscaccio, interviene sull’adeguamento tariffario per lo smaltimento dei rifiuti, che di recente ha sollevato un vero e proprio vespaio nei diversi Comuni della Provincia penalizzati economicamente dalla chiusura dell’impianto di località Casei a Magliolo.

“La vicenda – spiega Pacitti – inizia nel 1999, con una direttiva europea poi recepita nel nostro ordinamento nel 2003, nella quale venivano stabilite alcune norme transitive e la previsione dell’entrata in vigore nel luglio del 2005. Già allora la nostra società si era attrezzata per effettuare il trattamento, ma una legge aveva deciso di far slittare tutto di cinque anni, con una spesa di 1,5 milioni di euro”.

A partire dall’obbligatorietà del pretrattamento dei rifiuti in discarica, di deroga in deroga, cominciano le complicazioni. “A marzo – prosegue il presidente di Geotea – abbiamo chiesto una proroga per l’adeguamento strutturale, considerando anche la chiusura del sito di Magliolo. La Regione ha ricevuto la risposta dal Ministero il 25 giugno e, a partire dal quella data, abbiamo iniziato i lavori per metterci a norma, attrezzandoci in maniera provvisoria e con personale aggiuntivo. Contiamo tuttavia di uscire dalla fase di emergenza entro l’anno”.

Geotea-Ecosavona si è sì dotata di attrezzature per il pretrattamento, sin dal 2005, ma limitatamente al comprensorio di riferimento che era proprio del Boscaccio e non, fin da subito, in previsione dei camion di rifiuti solidi urbani che dal gennaio 2009 sarebbero giunti anche dal ponente savonese.

“I Comuni – aggiunge poi Pacitti – sono stati informati tempestivamente, per lettera, ma su 64 hanno risposto solo 30. Abbiamo comunque scelto di instaurare un rapporto di comunicazione con tutti, anche in considerazione del fatto che molte amministrazioni si stavano appena insediando”.

[image:13037:r]La circolare sull’aumento dei costi per il conferimento in discarica ha subito generato un polverone. Per il singolo Comune l’onere è ora di 10,5 euro più Iva a tonnellata. Tradotto in termini annuali, per un ente come Loano, per esempio, significa 120 mila euro in più che graveranno sulle casse. Per gli amministratori ponentini un salasso che dovranno rigirare ai contribuenti ricalibrando la tassa sui rifiuti.

Manlio Pacitti spazza via ogni dubbio sulla tenuta del servizio: “Il sistema funziona. Ci siamo dotati di una struttura di emergenza con operatori ad hoc. Siamo anche in grado di riconoscere ai Comuni un’ulteriore percentuale sulla raccolta differenziata, per aiutarli a raggiungere gli obiettivi di legge. Inoltre sarà scontato dalla fatturazione quanto recuperato. Questo perché siamo consapevoli dei problemi economici dei vari enti locali”. “Pertanto organizzeremo i pagamenti in modo da non creare dissesti finanziari – conclude il presidente di Geotea – Ricordo tuttavia che il nostro trattamento incide ben poco sul totale e la cifra è destinata a scendere ulteriormente in futuro”.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.