Cronaca

Loano, sequestrato sulla spiaggia campo da bocce abusivo

[thumb:13122:l]Loano. Prosegue l’attività di controllo congiunto messa in campo da polizia municipale di Loano e guardia costiera. Sequestri sono stati effettuati durante l’identificazione di cittadini extracomunitari, regolari, sorpresi a vendere capi di abbigliamento sul demanio marittimo.

Inoltre, nella giornata di ieri, sulla spiaggia loanese è stata posta sotto sequestro una piattaforma in cemento armato, ricoperta con sabbia, che funzionava come campo da bocce non autorizzato, spesso utilizzato da alcuni anziani nei mesi invernali.

Antonio Raffone, comandante della Capitaneria di porto loanese, spiega: “La collaborazione tra la polizia municipale, al comando di Gianluigi Soro e sotto il coordinamento dell’assessore Giacomo Piccinini ed il nostro ufficio, a me affidato e coordinato dal comandante Luca Sammuri del Circondario di Alassio, sta fornendo ottimi risultati. E’ da giugno che ininterrottamente, la squadra mista, sta effettuando controlli a tappeto lungo tutto il litorale di giurisdizione”.

“Oggi pomeriggio, data prevista dal calendario stilato con la polizia municipale, non abbiamo effettuato alcun sequestro – racconta Raffone – Due le ipotesi: o i venditori, si stanno dirigendo altrove, lasciando libera Loano, o, ci sono delle vedette, che ci pedinano e al sentore del blitz si avvisano a vicenda. Se venisse confermata quest’ultima ipotesi, prenderemo i nostri accorgimenti”.

Oltre al contrasto dei venditori abusivi, la Capitaneria di porto ha svolto un’operazione ambientale-paesaggistica: ha provveduto al sequestro di una piattaforma in cemento armato, misto e ricoperto con sabbia, che funzionava a mo’ di campo di bocce, non autorizzato. Con il via libera della magistratura, la piattaforma verrà rimossa.

Il comandante Raffone chiarisce: “In passato sono stati viste alcune persone della terza età giocare a bocce sulla spiaggia, soprattutto d’inverno, ma si pensava ad un loro passatempo, esercitato direttamente sull’arenile, senza alcun danno per alcuno. Quando però abbiamo ricevuto l’esposto, che ci indicava l’abuso edilizio, a seguito di un’ispezione, abbiamo effettivamente rilevato quanto segnalato. In questo modo, non diventa più un passatempo per gli anziani, ma è un deturpamento ambientale, per cui insistono pesanti sanzioni penali. Nei prossimi giorni, provvederemo alla rimozione del manufatto e alla restituzione della parte di arenile al pubblico uso”.

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