Economia

Fisco: un italiano su due non dichiara oltre i 15.000 euro

Fisco

[thumb:5558:l]Il reddito complessivo medio dichiarato nel 2008 (anno d’imposta 2007) risulta pari a 18.892 euro, in crescita del 3,1% rispetto all’anno precedente e in linea con la crescita del Pil nominale pro-capite. E’ quanto emerge dai dati diffusi dal dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia, secondo i quali la distribuzione dei contribuenti per classi di reddito mostra che la la metà dei contribuenti dichiara non oltre 15.000 euro, percentuale che arriva all’80% se si considerano i contribuenti che dichiarano non oltre 26.000 euro.

La classe con un maggior numero di contribuenti è quella di coloro che dichiarano redditi tra i 15.000 e i 20.000 euro; meno dello 0,2% dichiara oltre 200.000 Euro annui. Crescono meno della media i redditi di lavoro dipendente (19.335 Euro; +1%) e autonomo (37.124 Euro; +2%) mentre risulta media l’aumento dei redditi da pensione (13.448 Euro; +3%) e appare più consistente la dinamica dei redditi d’impresa (18.988 Euro; +5%), anche in relazione al buon andamento dell’economia nel 2007.

La composizione percentuale dei redditi è sostanzialmente identica a quella del 2006: la quota preponderante, secondo i dati diffusi, e’ costituita da lavoro dipendente e pensione (78%), mentre è significativamente più bassa la quota dei redditi di partecipazione (5,4%), d’impresa (5%) e lavoro autonomo (4,2%). La distribuzione geografica del reddito complessivo medio evidenzia che l’incremento è abbastanza uniforme su tutto il territorio nazionale, con una crescita leggermente più sostenuta (+3,3%) nelle isole.

E’ inalterata anche la distribuzione tra le diverse aree del paese: il valore più alto si registra nel Nordovest (21.480 Euro) ed il più basso al Sud (15.060). A livello regionale, la Lombardia detiene il primato del più alto reddito complessivo medio (22.460 Euro), mentre all’estremo opposto si colloca la Calabria (13.410 Euro). I contribuenti Irpef nell’anno 2007 sono stati poco più di 41 milioni, con un aumento di circa lo 0,8% rispetto all’anno precedente. Di questi, il 40% ha presentato il modello 730, che si conferma la forma dichiarativa preferita, mentre un terzo del totale non ha presentato dichiarazione dei redditi.

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