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Caritas, presentato il bilancio sociale: “La crisi si fa sentire”

Incontro bilancio sociale Caritas

[thumb:13038:l]Savona. E’ stato presentato stamane il bilancio sociale della Caritas. “Lo scorso anno – ha dichiarato il responsabile dell’ente diocesano di solidarietà, don Adolfo Macchioli – abbiamo fornito assistenza a 1800 persone, il 16,7% in più rispetto al 2007. Di questi il 60% è composto da stranieri ma abbiamo assistito a un vero e proprio ‘boom’ di italiani in questo periodo, con un +30%. Si tratta spesso di persone che fino a poco fa vivevano sulla soglia di povertà e che ora, loro malgrado, l’hanno varcata”.

“Spesso gli stranieri si rivolgono a noi per essere aiutati nelle faccende burocratiche – ha sottolineato il direttore della Caritas -, che vanno dal permesso di soggiorno fino ai ricongiungimenti familiari. In totale gli extracomunitari che hanno richiesto la nostra assistenza sono stati 5.600 di cui ‘solo’ 1.200 in situazione di disagio economico”. Si evidenzia quindi un’assenza di interlocutori istituzionali nei confronti di persone che spesso non sono marginalizzate ma, anzi, pienamente inserite nel tessuto locale.

Nel Savonese la componente femminile dell’immigrazione è predominante con il 52% di presenze rispetto a quella maschile, ma con significative differenze da zona a zona. Mentre in gran parte della provincia la richiesta di lavoratori si rivolge soprattutto all’ambito assistenziale (andando così ad appannaggio delle donne, impiegate come badanti), nel comprensorio ingauno l’agricoltura ha bisogno di “braccia” da impiegare nei campi. La nuova legge sull’immigrazione non preoccupa la Caritas: “E’ un provvedimento di bandiera. Non cambierà molto, a parte le spese per il permesso di soggiorno”.

La crisi si fa sentire anche nel settore degli alloggi. “Abbiamo due case di accoglienza, per un totale di undici posti – ha spiegato don Macchioli -. All’inizio sembrava un numero esagerato ma poi ci siamo accorti che purtroppo non è così, siamo sempre pieni di persone che hanno bisogno di un ‘posto’ dove dormire”.

“La raccolta per il fondo emergenza famiglie, avviata dal vescovo nel dicembre dello scorso anno ha raggiunto quota 132 mila euro. Abbiamo aiutato 130 nuclei. Inoltre in alcuni casi il denaro ci è già stato restituito. Contiamo così di dar vita a un ‘circolo virtuoso’ che ci permetta di dare una mano ad altre persone”. “I nostri interventi – ha poi concluso il sacerdote – prevedono anche che si aiutino i cittadini a trovare le risposte che cercano, per esempio informandoli sui contributi comunali, ma quando la situazione è difficile interveniamo direttamente noi: pacchi-cibarie ed assistenza sanitaria sono alcuni esempi. Poi c’è la nostra mensa di via De Amicis, appena ristrutturata, che attualmente offre 100 pasti, rispetto agli 80 di prima”.

Nella foto, da sinistra don Adolfo Macchioli (direttore Caritas), Maurizio Raineri (fondazione diocesana Comunitaservizi) e don Angelo Magnano.

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