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Calcio, serie D: Paolo Ponzo è del Savona

[thumb:8858:l]Savona. Paolo Ponzo, nato l’11 marzo 1972 a Cairo Montenotte e residente a Bardineto, è il nuovo acquisto del Savona. Centrocapista di grande quantità, ha iniziato la sua carriera nel Vado: in maglia rossoblu ha disputato 3 stagioni in Eccellenza, tra il 1988 e il 1991. In seguito ha calcato palcoscenici di rilievo, collezionando 43 presenze in serie A in 2 stagioni con la maglia del Modena e 215 presenze in serie B, in particolare nel Cesena e nel Modena, ma anche con i colori di Ravenna, Savoia e Spezia. Lo scorso anno è stato protagonista di un ottimo campionato di Prima Divisione con la Reggiana, 29 presenze e 1 goal.

“Desidero contribuire al successo di questa squadra della quale ho seguito l’evoluzione di questo ultimo bimestre e che sta lavorando bene – ha dichiarato Ponzo -. Assicuro alla società ed ai tifosi il mio massimo impegno, sia professionale che comportamentale, e vorrò essere un esempio sportivo e di vita per i giovani che faranno parte della rosa”.

L’arrivo di Ponzo (nella foto, fonte Biancoblutimes) si affianca a quelli di Alessandro Zirilli (attaccante, ex, tra le altre squadre, di Vigevano, Albese e Solbiatese), Fabrizio Montingelli (centrocampista, ex Voghera e Casale), Christian Di Leo (difensore, ex Lottogiaveno e Casale), Emanuele Balsamo (difensore, ex Cossatese, Novese, Casale e già in biancoblu ad inizio carriera), Stefano Cagliani (attaccante, proveniente dal Pontedecimo).[image:13224:r]

Smentito il nome di Venezia, pare invece vicina la firma del difensore Alessandro Merlin dalla Biellese. I tempi stringono e numerosi nuovi arrivi sono attesi per i prossimi giorni. Infatti attualmente la rosa a disposizione di Salvatore Iacolino conta solamente sette uomini: i sei nuovi arrivati più Luca Giribaldi. Il portiere cairese dovrebbe essere l’unico confermato.

La questione principale è legata agli “under”: la nuova normativa impone alle formazioni di schierare almeno cinque giovani, così suddivisi: un calciatore classe 1988, uno 1989, due 1990 e uno 1991. Una regola istituita per valorizzare i giovani ma che, inevitabilmente, renderà più basso il livello del campionato. Per vincere il torneo sarà fondamentale puntare su “under” in grado di affrontare questa categoria.

Per quanto riguarda la composizione dei gironi regna l’incertezza e probabilmente sarà così fino ad agosto. Sembra debba ripetersi il caos della scorsa estate, quando 4 società professionistiche fallirono e vennero inserite in sovrannumero in serie D. Quest’anno stessa sorte potrebbe toccare a Pisa, Avellino, Treviso e Venezia. Ancora incerto il destino dello Spezia, in bilico tra il ripescaggio in Seconda Divisione e la permanenza in serie D. In quest’ultimo caso pare molto probabile che, se in tale categoria si troverà anche il Pisa, la Lega Dilettanti separerà i due sodalizi, inserendo gli aquilotti nel girone del Savona. Per dare spazio alle “nobili decadute” sfumerebbe il tentativo di riportare la serie D a 162 squadre: si avrebbero, invece, 167 squadre (le 4 fallite più L’Aquila, iscritta in sovrannumero) da suddividere in 9 gironi.

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