Cronaca

Stroncato traffico di cocaina tra Milano e Albenga: 10 arresti

[thumb:12940:l]Albenga. “Game over”, gioco finito: così è stata denominata l’operazione che ha stroncato una banda di italiani e stranieri dediti al traffico di cocaina tra Milano e Albenga. Dieci le persone arrestate dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Albenga a conclusione dell’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Ubaldo Pelosi.

Le ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite nei confronti di Guido Busatti, 38 anni, Michele Alessi, 41, Claudio Calarco, 32 (residenti nel Ponente savonese), Filippo Martino, 30 anni, Salvatore Risiglione, 29 (residenti a Milano), Gjelosh Brahimi, 39 anni, albanese, Aziz Salimi, 37, marocchino, Mohammed Lasfar, 28, tunisino, Abdalh El Horhissy, 36, e Mohamed Hassan, 50 (entrambi egiziani).

L’organizzazione aveva messo a punto una filiera dello spaccio che fruttava tra i 20 e i 30 mila euro alla settima. Nel corso delle operazioni i militari hanno sequestrato 3 etti di cocaina. L’indagine ha preso le mosse dalla scoperta, avvenuta a Milano, di tre pistole a matricola abrasa. Gli accertamenti sul ritrovamento avevano portato al fermo di un nordafricano, Rahal Fouad, che era stato incaricato di portare le armi ad Albenga per il compimento di una rapina ai danni di un esercente.

Le indagini si sono subito estese agli ambienti dello spaccio di “polverina” e, nel circuito ponentino, è subito emerso il nome di Busatti, di recente salito agli onori della cronaca quale vittima di un’anomala aggressione, sempre legata al mondo della droga: era stato ferito con un colpo di balestra.

Gli investigatori hanno quindi seguito a distanza gli spostamenti di Guido Busatti e sono risaliti ad un altro personaggio chiave: Michele Alessi. Soprannominato “il dottore”, quest’ultimo utilizzava un garage di Ceriale per gli appuntamenti con i tossicodipendenti del comprensorio e per gli scambi di stupefacenti. Per non dare nell’occhio, aveva cammuffato la rimessa come un luogo di compravendita di prodotti tipici provenienti dalla Calabria, la sua regione d’origine; invece che gestire ordini di “soppressata e salsicce”, trafficava in cocaina.[image:12939:r]

Seguendo le azioni di Alessi, gli inquirenti sono giunti ad un altro protagonista della banda criminale: l’egiziano Mohamed Hassan, noto per precedenti nel traffico internazionale di stupefacenti. Lentamente il quadro è diventato più completo e sono stati identificati i contatti dello stesso Hassan con alcuni calabresi residenti a Milano che lo rifornivano di grossi quantitativi di droga da piazzare poi in Riviera ligure. Tra i pusher utilizzati per la vendita al dettaglio, Claudio Calarco, residente ad Alassio, e soprattutto l’albanese Gjelosh Brahimi, buttafuori nelle discoteche costiere.

In particolare, poi, i carabinieri hanno rilevato che Salvatore Risiglione e Filippo Martino, i due residenti a Milano, entrambi calabresi, avevano contatti tramite un residence della città meneghina con clientela da tutto il Nord Italia. Il 6 dicembre scorso Alessi e Calarco, insieme ad Hassan, erano stati bloccati e arrestati al casello di Albenga perché trovati in possesso di 200 grammi di cocaina, costituenti un nuovo rifornimento. Salvatore Risiglione, arrestato poco più tardi dai carabinieri, rivolgendosi all’amico diceva “Finìu u’ iocu” e da lì il nome all’indagine “Game over”.

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