Politica

Proposta di legge del Pdl per attuare il Piano Casa

Consiglio regionale

[thumb:10361:l]Regione. Un premio incentivante alle strutture alberghiere della provincia di Savona. Lo chiede il consigliere regionale Matteo Marcenaro, del gruppo Moderati per il Pdl, tra i sottoscrittori di una proposta di legge che il centrodestra ha presentato in Regione per dare attuazione al “Piano Casa”. Spiega Marcenaro: “Intendiamo sostituirci con questa proposta all’amministrazione regionale ligure che è l’unica, insieme alla Calabria e al Molise, a non aver rispettato l’accordo della Conferenza Unificata Stato-Regioni, la quale prevede che entro il 30 giugno 2009 le diverse amministrazioni debbano approvare una legge in accordo con la normativa quadro a livello regionale”.

Nella proposta di legge, l’idea di un premio che incentivi le strutture ricettive, in particolare quelle savonesi, “strutture – spiega Marcenaro – che la giunta ha sempre considerato operatori economici di serie B, da vessare con normative eccessivamente punitive, come nel caso della Legge Ruggeri”.

Annuncia Marcenaro: “Fin da ora preannunciamo che qualora la maggioranza, come al solito ostaggio dei Verdi e di Rifondazione Comunista, non voglia aprire un dialogo positivo su questo tema, affossando la nostra proposta di legge, la stessa diventerà uno dei principali punti programmatici della futura amministrazione di centrodestra della Regione Liguria”.

La proposta prevede la possibilità ai proprietari di immobili, sia ad uso abitazione che ad uso diverso, di ampliare la superficie agibile delle loro proprietà fino al 20% e dà la possibilità di demolire e riedificare le abitazioni e gli immobili ad uso diverso, con un aumento della superficie agibile fino al 40%, in caso di fatiscenza e obsolescenza dell’edificio, perdita della sua funzionalità e via dicendo.

Le costruzioni interessate sono abitazioni mono o bi-familiari, condomini e fabbricati industriali. Ad esempio, i terrazzi potranno essere trasformati in verande, si potranno aggiungere stanze, mentre i fabbricati industriali potranno contare su di una superficie maggiore. Anche un condominio potrà procedere all’aumento dei volumi, se ci sarà il via libera dell’assemblea condominiale

I proprietari di immobili con qualunque destinazione, secondo la proposta di legge, potranno demolire l’edificio e ricostruirlo, con un aumento della superficie agibile fino al 40%, adeguandolo agli standard qualitativi, architettonici, di risparmio energetico, tecnologici, antisismici e di sicurezza. Si può mutare la destinazione d’uso di un immobile: è possibile, a condizione che siano rispettate le prescrizioni poste in materia di requisiti igienico-sanitari.

Si può, inoltre, frazionare l’immobile: è possibile procedere al frazionamento dell’immobile, purché la superficie agibile minima di ciascun immobile sia pari ad almeno 56 mq; è possibile, in caso di obbligo di dotazione di parcheggi a servizio dell’immobile che non può essere assolto per ragioni oggettive, corrispondere al Comune una somma equivalente al valore di mercato.

La legge prospetta l’applicabilità delle norme anche per immobili assoggettati a specifiche forme di tutela purché sia rispettata la pertinente disciplina esecutiva degli interventi e prevede un’efficacia temporale di 36 mesi per l’applicazione della normativa prevista. Si discosta dalla previsione dell’accordo Governo-Regioni di 18 mesi, poiché il Pdl ligure ritiene “che un effettivo e duraturo slancio all’economia ligure, data la grave crisi che ha colpito la regione, richieda tempi maggiori”.

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