Cronaca

Pellet radioattivo: scattati i controlli nel Savonese

pellet

[thumb:9197:l]Provincia. Anche in provincia di Savona sono cominciati i controlli per verificare l’eventuale stato di radioattività di combustibile ecologico in legno con marca Natur Kraft per stufe domestiche. Dalle 20 di ieri sera i radiometristi dei vigili del fuoco stanno conducendo accertamenti in diverse località savonesi, a partire da Quiliano, Dego, Sassello, Stella e le Albisole. Sono, del resto, già molte le chiamate al centralino dei pompieri da parte di acquirenti preoccupati. Il materiale (importato dalla Lituania) risultato pericoloso sarà avviato al sequestro. Per ora, tuttavia, gli specialisti attendono l’arrivo di una speciale sonda per il rilevamento del Cesio137, la sostanza che si presume essere nell’ecocombustibile sospetto.

Si tratta di indagini, coordinate dalla Procura di Aosta, che riguardano tutto il territorio nazionale. L’inchiesta è scaturita dalla denuncia di un cittadino valdostano che, riscontrando un’anomalia nella combustione del pellet acquistato da un rivenditore locale, ha fatto analizzare il materiale ed ha scoperto la presenza di radioattività. Sono stati i vigili del fuoco di Aosta ad avvertire la polizia, dopo che l’aostano aveva fatto analizzare i suoi pellet perché non bruciavano bene.

La strumentazione del gruppo Nucleare biologico chimico (Nbc) ha rilevato la presenza di Cesio137: sostanza radioattiva prodotta dalla detonazione di armi nucleari e dai reattori delle centrali nucleari. Subito è scattata l’operazione. Prima è stato individuato il rivenditore valdostano, poi l’importatore, un grossista di Varese, successivamente è stata ricostruita la rete di distribuzione in Italia.

In esecuzione di un decreto di sequestro preventivo d’urgenza, agenti di ventinove Questure impegnate nelle indagini hanno messo i sigilli sui sacchi contenenti pellet con marca Natur Kraft, conservati in sessanta diversi depositi. Non tutti risultano comunque contaminati.

La merce – un totale di 251 Tir – era arrivata dal Baltico lo scorso autunno e poi venduta in tutta Italia, dal Nord al Sud. Ora l’attenzione è rivolta alle eventuali minacce alla salute a cui possono essersi esposti coloro che sono entrati in contatto con l’eco-combustibile contaminato. Il Cesio 137, infatti, è un materiale radioattivo estremamente tossico. Il soggetto può subire danni cellulari dovuti alle radiazioni che possono persino provocare perdita di conoscenza, coma o morte. Dipende dalla resistenza delle singole persone, dalla durata dell’esposizione e dalla concentrazione a cui il soggetto è esposto.

“I pellet contaminati – ha rassicurato il questore di Aosta, Salvatore Aprile – non sono pericolosi per la salute dell’uomo quando sono inerti, mentre lo possono essere i fumi prodotti dalla loro combustione, così come le ceneri”. E poi ha aggiunto: “Sono ancora in corso esami e accertamenti per testare quali sono i pericoli per la salute derivanti da questo materiale”.

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