Casanova, anche Ricci e Iacchetti alla “Giornata della Pace”

Casanova Lerrone, "Giornata della Pace"

[thumb:12464:l]Casanova Lerrone. Per ricordare i valori della Resistenza si svolgerà martedì 2 giugno, Festa della Repubblica, sulla collina di San Bernardo di Casanova Lerrone, la nona edizione della “Giornata della Pace”, all’ombra delle stele di Rainer Kriester, nel segno della pacificazione. Saranno ospiti della manifestazione, organizzata dall’associazione culturale “Fischia il vento”, Antonio Ricci e Enzo Iacchetti. Il discorso sarà tenuto dal presidente del Comitato Unitario Antifascista di Albenga, Mariangelo Vio.

Il programma prevede alle 10 la Messa nella chiesetta di San Bernardo celebrata dai “parroci delle vallate”. Alle 11 inizia la manifestazione vera e propria. Alle 12 si apre la cucina curata dal gruppo della Croce Bianca di Garlenda con la collaborazione dei Volontari della protezione civile di Casanova Lerrone.

L’associazione culturale albenganese “Fischia il vento” è nata ad Albenga nel 1999 proponendosi un’azione di divulgazione dei valori della Resistenza attraverso la figura del medico imperiese Felice Cascione, autore delle parole della canzone (“Fischia il vento”, appunto) che divenne l’inno resistenziale più diffuso e cantato durante la guerra partigiana nel Nord Italia.

Con gli anni e una continua presenza sui media a maggiore diffusione nazionale (soprattutto grazie all’appoggio di Antonio Ricci e di Striscia la notizia) “Fischia” ha contribuito a quella rinascita di attenzione nei confronti del momento drammatico ma anche fondamentale e costruttivo (la liberazione dalla ventennale dittatura fascista) della storia italiana del secolo scorso. Nella foto l’edizione della manifestazione con la partecipazione di Claudio Bisio.

La collina di San Berardo, a scavalco fra valle Lerrone e valle Arroscia, con i suoi quasi 600 metri di quota, ed un panorama a 360 gradi che svaria dal mare alle Alpi dei 2000 metri, sorge a metà di quel “Sentiero di Fischia il vento” lungo il quale nel dicembre del 1943 Cascione e la sua banda scrissero le parole dell’inno resistenziale. Su quel cocuzzolo è stata sistemata l’alta e poderosa stele bianca (in pietra del Finale) donata dallo scultore Kriester quale riconoscimento del valore delle Resistenza italiana e della sua lotta contro il nazifascismo.

Enzo Iacchetti ha voluto essere presente alla manifestazione per portare un suo saluto e intrattenere, seppur in breve, con le sue doti di attore e cabarettista.

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