Regione: “No all’aumento delle tariffe per disabili in Rsa”

disabile

[thumb:986:l]Regione. “Porteremo in consiglio regionale la vertenza delle famiglie dei disabili per chiedere tutti insieme al Governo di non obbligarci all’introduzione della compartecipazione alla spesa per l’assistenza dei disabili ospitati in strutture residenziali o semiresidenziali”. Lo hanno detto questa mattina il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, il vicepresidente, Massimiliano Costa e l’assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo intervenendo sulla vicenda del decreto del presidente del consiglio dei Ministri varato dal Governo nel 2001 che prevede il pagamento di una compartecipazione del 30% sulle tariffe giornaliere previste per quelle famiglie con disabili ospitati in strutture residenziali che vanno da 80 a 140 euro al giorno.

Un decreto che in Liguria di fatto è stato applicato solo parzialmente, ma che la Regione si troverebbe costretta ad attuarlo secondo quanto prescritto dal tavolo di monitoraggio dei Ministeri. “Si tratta di una norma ingiusta – aggiungono il vicepresidente Costa e l’assessore Montaldo – considerando il peso gravissimo che avrebbe sulle famiglie dei disabili, per questo abbiamo ipotizzato di applicarla solo nella misura di 16 euro al giorno per tutti e cioè del 10% sulle tariffe, corrispondente sostanzialmente all’assegno di accompagnamento che queste persone hanno in ragione delle loro condizioni economiche”.

Nei prossimi giorni è previsto un in Regione con i responsabili delle associazioni dei disabili proprio per portare all’attenzione del consiglio regionale la questione, ed evitare l’applicazione della norma. Una condizione che per ora appare imprescindibile per la Liguria, pena la cancellazione della quota del fondo sanitario nazionale prevista per la regione, pari a 78 milioni di euro per il 2008 e il 2009.

“Non siamo stati noi a volere questa norma – ha sottolineato il presidente Burlando – continuo a non capire perché il Governo ci boccia una serie di proposte che vanno nella direzione dell’aumento dei servizi, nonostante la nostra regione, abbia sanato il deficit sanitario. E’ stato bocciato l’aumento di posti letto nelle comunità per persone affette da Aids, hanno bocciato la circoncisione in ospedale che prevedeva una compartecipazione di 100 euro, nonostante la morte di due bambini e adesso ci impongono di prevedere la compartecipazione delle tariffe per i disabili”.

Ammontano a 1100 i disabili in Liguria ospitati in strutture residenziali e a 850 quelli nelle strutture diurne. A questi utenti si aggiungono 827 ospiti in strutture della salute mentale, 611 strutture per la cura delle dipendenze e 18 in centri dedicati all’Aids per un totale di 3.393.

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