[thumb:12341:l]Provincia. Bollette telefoniche troppo care e disservizi nel recapito dei pacchi postali. Grattacapi noiosi ed economicamente dannosi che possono generare controversie giudiziarie, ma che i savonesi preferiscono risolvere attraverso la conciliazione. L’esperienza delle associazioni di consumatori, infatti, dimostra un interesse sempre maggiore da parte dei cittadini verso la risoluzione extragiudiaziale dei conflitti che sorgono con i fornitori di servizi e venditori di beni.
Anche il settore dell’energia registra un aumento delle procedure di conciliazione. Così l’organizzazione provinciale di Assoutenti, avendo già collaudato con buoni risultati la convenzione con l’Enel, ha predisposto un accordo anche con la Unogas, società che commercializza gas metano ed elettricità. Dal 22 al 24 maggio a Villa Serena, a Loano, si terrà un corso di formazione per conciliatori specifico per questo ambito di azione.
Ritardi negli allacci o interruzioni ingiustificate del servizio? La figura del conciliatore interviene per mediare e soprattutto per ottenere la soluzione del problema. Piuttosto che affrontare i tribunali lunghi e costosi, il sistema delle associazioni dei consumatori ha predisposto procedure di conciliazione delle controversie di consumo facili pratiche gratuite e veloci. In questo modo il cittadino, solitamente schiacciato dai tempi biblici e dalle tortuosità burocratiche, può far valere il proprio reclamo attraverso una “corsia preferenziale”.
Le associazioni consumeristiche hanno stipulato convenzioni per la conciliazione delle controversie con la Telecom e con i maggiori gestori di telefonia mobile, con Poste Italiane, con Trenitalia, con l’ABI per quello che riguarda il settore bancario. E le aree economiche in cui la soluzione conciliativa viene appositamente prevista tendono ad allargarsi. L’Assoutenti della provincia di Savona, per mezzo del suo responsabile Gian Luigi Taboga, ed il presidente della federazione savonese degli Agenti Immobiliari Professionali, Giuseppe Italiani, ha firmato lo scorso ottobre un protocollo d’intesa per la conciliazione sugli affitti estivi [qui sulla WebTv]. Ovvero una formula congiunta per ricomporre i contrasti che possono scaturire fra inquilini e mediatori.
Nel Savonese i consumatori sono interessati soprattutto a risolvere i problemi con poste (inconvenienti con pacchi, assicurate, raccomandate e telegrammi) e telefoni (bollette eccessive o gonfiate) prima che si trasformino in contenziosi giudiziari. “Si sviluppa e viene adeguatamente percepito il principio della ‘sussidarietà’ delle associazioni di consumatori, cioè il loro ruolo per decongestionare gli uffici dei tribunali – sottolinea Gian Luigi Taboga – E’ nostra intenzione premere perché la legge, con esplicito dettato nel codice civile, imponga la necessità di ricorrere alla conciliazione prima di adire le vie legali. Attendiamo, intanto, che si sappia qualcosa di nuovo sull’adozione della ‘class action’ nella pubblica amministrazione: l’azione risarcitoria collettiva aprirà importanti scenari sulla risoluzione delle controversie con gli enti locali”.