Cronaca

Savona, deceduto l’operaio caduto alle Funivie

Gianni Genta

[thumb:11866:l]Savona. E’ deceduto all’ospedale San Martino di Genova, poco prima delle 14, Giovanni Genta, l’operaio 54enne della società Funivie che stamattina si era gravemente ferito alla testa dopo una caduta di cinque metri avvenuta dal tetto in lamiera di un capannone, all’interno della Stazione Marittima di Savona.

L’intera officina in cui si è verificato l’infortunio mortale è stato posto sotto sequestro dagli ispettori della Struttura Complessa P.S.A.L. dell’Asl 2 Savonese. Sul caso è stata aperta un’inchiesta della Procura della Repubblica, coordinata dal pm Giovanni Battista Ferro, che dovrà accertare le responsabilità di questa ennesima morte sul lavoro. Sarà l’autopsia disposta dall’autortià giudiziaria a fugare ogni dubbio sulle cause della caduta: tra le ipotesi circolate anche quella del malore. Tra le altre voci diffuse da fonti portuali, tutte da confermare, anche quella che Giovanni Genta non indossasse il casco e l’imbragatura di protezione: “Non credo che scaricare la colpa sull’inosservanza del lavoratore nelle misure di sicurezza risolva la questione della sicurezza nel lavoro portuale – afferma Barbara Delbuono della Filt-Cgil. La soluzione è difficile ed il lavoro portuale è spesso a rischio incidenti”.

Giovanni Genta, residente a Spotorno, era molto conosciuto nel Savonese, e lavorava da tempo nel comprensorio portuale: lascia la moglie Marina e due figli: Simone di 18 anni e Lorenzo di 16. Nipote di Don Genta, storico parroco del porto, era membro e attivo collaboratore della Confraternita “San Giuseppe” di Valleggia. E’ ricordato da amici e colleghi come persona socievole e solare.

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