Politica

Provincia, trasferimento ufficio caccia: le critiche di Angelo Vaccarezza

Angelo Vaccarezza

[thumb:2746:l]Provincia. Il trasferimento di alcuni uffici provinciali disposto dalla giunta Bertolotto sta per attuarsi. Dal 27 aprile molti di essi, tra i quali l’ufficio caccia, troveranno sede nella palazzina dell’ex IPI in via Amendola 10 nel quartiere della Villetta a Savona.

“Molto è stato detto dalla minoranza consiliare sull’inopportunità di tale provvedimento che causa disagio a moltissimi e vantaggi a pochi, ma non si è voluto tenerne conto – attacca Angelo Vaccarezza, candidato alla presidenza della Provincia di Savona -. Non è stato sufficiente dire che la sede di via Amendola non ha parcheggi nè per i dipendenti nè per l’utenza, che i servizi pubblici sono a dir poco inadeguati a garantire lo spostamento dei circa 6500 cacciatori della provincia che accedono agli uffici ogni giorno ma che, in certi periodi, vi affluiscono in massa”.

“Non è stato sufficiente – prosegue Vaccarezza – far osservare che solo facilitando la partecipazione di tutti i fruitori del bene ambiente in un’unica sede accessibile e comoda si può ottenere una gestione moderna e condivisa della caccia, la prevenzione dei danni, il controllo delle popolazioni degli ungulati. Noi non approviamo la scelta che vede un vertice inaccessibile e lontano decidere per tutti i cacciatori e i contadini della provincia. Noi non vogliamo che l’anziano di Andora piuttosto che di Osiglia o di Bardineto rinunci a rapportarsi con l’Ente Provincia perché non vi si può recare in treno o non vi è parcheggio o, comunque è costretto a prendere due o tre autobus per chiedere un’informazione o semplicemente per compilare un modulo. Sarebbe davvero troppo per chiunque”.

“Noi vogliamo – conclude Vaccarezza – che la provincia sia un luogo dove tutti possono accedere e far sentire la loro voce, in modo particolare quelli che sono protagonisti indispensabili della gestione dell’ambiente, i cacciatori e gli agricoltori. Per questi motivi chiediamo alla Provincia di Savona, nei limiti della sua condizione di ente commissariato, di voler ripensare questa scelta che via via che si avvicina all’attuazione appare sempre più illogica e indifferente ai veri bisogni della gente. Nell’eventualità che non si riesca a fermare questo trasferimento, tranquillizziamo sia i dipendenti interessati che gli utenti che una volta eletti rimetteremo tutto alla nostra attenzione”.

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