Politica

Nefropatia e malattie rare: comunicazione “anomala” sui rimborsi

Farmaci medicine

[thumb:4543:l]Savona. E’ mistero, sul filo della legittimità amministrativa, intorno ad una comunicazione che l’assessore regionale alla salute Claudio Montaldo ha fatto distribuire ai direttori di distretto socio-sanitario e, per loro mezzo, ai pazienti affetti da nefropatia e di malattie rare.

Anche responsabili di distretto e pazienti savonesi hanno ricevuto l’informativa, con la quale l’assessore addossa al Ministero della Salute la responsabilità per aver costretto la Regione Liguria a revocare la disposizione che consentiva la distribuzione gratuita dei cibi aproteici per le persone affette da nefropatia e i farmaci di fascia C per coloro che soffrono di malattie rare.

I pazienti del comprensorio savonese, come delle altre tre province liguri, si sono visti comunicare, insieme all’informativa, un modulo per il rimborso dei medicinali. Secondo il centrodestra, si tratterebbe di un’operazione d’immagine per l’Assessorato alla salute della Regione, a scapito del Ministero di riferimento. “Una trovata meramente politica a fini elettorali – protesta Matteo Marcenaro, consigliere regionale del gruppo Moderati per il Pdl – Invece di salvaguardare la professionalità ed il lavoro dei direttori dei distretti socio-sanitari, l’assessore Montaldo accusa assurdamente il Ministero della Salute esprimendo opinioni del tutto personali”.

Al centro delle critiche anche il fatto che la comunicazione è stata diffusa attraverso una dipendente dell’Agenzia Sanitaria Regionale, l’organismo nato sotto la giunta Burlando che non avrebbe dovuto – secondo l’opposizione – fare da centro di smistamento per un documento politico. Allegata all’informativa distribuita dall’Agenzia Sanitaria, una esortazione in carta semplice (non in carta intestata della giunta ligure) con cui l’assessore Montaldo chiede ai medici “di consegnare la lettera ai pazienti nefropatici o affetti da malattie rare”.

La lettera in questione afferma che la Regione Liguria è stata costretta a revocare la disposizione sugli aiuti e le agevolazioni (cibi aproteici e fascia C) per le persone affette da nefropatia e da malattie rare. “Tuttavia di fronte all’ultimatum degli uffici ministeriali e alla minaccia di decurtazione di 90 milioni di euro – si legge – abbiamo ritenuto nostro dovere studiare una misura che consentisse di porre rimedio”.

In pratica, l’assessore alla salute rende noto che, nonostante “l’imposizione ministeriale”, una deliberazione della giunta regionale prevede, per tutte le spese sostenute e documentabili degli assistiti che rientrino nella casistica, un rimborso da calcolarsi in base al reddito ISEE e invita i pazienti a rivolgersi ai distretti socio-sanitari che forniranno documentazione modulistica per avviare le pratiche di rimborso.

“E’ assurdo che questa comunicazione sia stata fatta divulgare dall’Agenzia Sanitaria Regionale, che ha finalità clinico-scientifica e non tecnico-amministrativa, che spetta invece ai dipartimenti dell’Assessorato alla Salute – osserva il consigliere Marcenaro – Inoltre, non reca alcuna data né numero di protocollo. Cosa è allora? Una comunicazione ufficiosa? Il documento, poi, fa riferimento ad una delibera che prevede 1 milione e 300 mila euro per far fronte alle richieste di rimborso relativamente ai primi tre mesi del 2009. Questi fondi, però, erano subordinati ad un progetto tra Regione, distretti socio-sanitari, Asl locali e Comuni. Un progetto che doveva essere varato entro oggi, il 30 aprile, ma che invece non c’è e non c’è mai stato”.

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