Economia

Aree Ghigliazza, Legambiente: “Cementificazione inaccettabile”

Cave Ghigliazza Finale

[thumb:11040:l]Finale Ligure. Il parere di Legambiente sul piano di urbanizzazione delle ex cave Ghigliazza è immutato e, in vista della delibera sul P.U.O. che sta per essere approvata dal consiglio comunale di Finale, l’associazione sottolinera che l’elaborato difficilmente potrà avere i requisiti per superare la procedura di V.I.A. regionale.

“La messa in sicurezza e rinaturalizzazione dell’area è un obbligo per chi ha avuto in gestione la cava e ne ha tratto profitto. Chi è subentrato nella proprietà dell’area, è subentrato anche in questo obbligo. Non è quindi accettabile che, a fronte di un atto dovuto, la proprietà voglia finanziare la rinaturalizzazione con una speculazione edilizia” sostengono i responsabili di Legambiente, domandando che la “opzione zero”, ovvero la rinaturalizzazione senza operazioni immobiliari aggiunte, sia prevista nella procedura di V.I.A.

“E’ impensabile procedere a quella che ora impropriamente viene definita una cosiddetta ‘rinaturalizzazione’ che preveda invece l’ulteriore cavatura di milioni di metri cubi, con un pesante sconfinamento nell’area SIC – affermano da Legambiente – Infine, essendo il progetto di recupero urbanistico delle aree ex Piaggio ormai approvato ed operativo, la procedura di V.I.A. dovrà riferirsi all’impatto complessivo delle due opere, sia sull’area SIC, sia sulle risorse idriche-energetiche, sia sul traffico”.

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