[thumb:2010:l]Savona. Sono 1835 i bimbi nati nei reparti di ostetricia della ASL 2 del Savonese nel 2008. Al San Paolo sono nati 1094 bambini (59,6%), al Santa Corona 741 (40,4%). Con 378 nati cresce la percentuale con uno o entrambi i genitori stranieri, il 20,6%. Questi i principali dati presentati dalla direzione generale della ASL 2 Savonese.
Le comunità straniere maggiormente rappresentate vedono in testa alla classifica i bambini albanesi con 121 unità, seguono il Marocco con 68, la Romania con 28, l’Egitto con 26, l’Ecuador con 18, l’Ucraina con 8, la Cina con 7 e altre nazionalità con 102 unità.
“L’utenza straniera è in forte aumento – ha spiegato la Dott.ssa Paola Pregliasco Direttore del Dipartimento Materno Infantile dell’Asl2 -, ciò pone gli operatori del Dipartimento Materno Infantile di fronte a problemi non solo linguistici, ma anche di comprensione culturale e di costume. Spesso, infatti, i temi della contraccezione, gravidanza e nascita assumono nelle altre culture significati e valenze assai diverse dalle nostre. Il confronto quotidiano con soggetti provenienti da culture differenti richiede, infatti, una sorta di attrezzatura concettuale di base che permetta di riconoscere le differenze, uno sguardo antropologico, e di farsi carico di alcune specificità”.
“La comunicazione è un elemento fondamentale nel momento in cui una donna affronta la maternità – ha spiegato il Dott. Salvatore Garzarelli, Direttore della S.C. Ostetricia e Ginecologia del San Paolo di Savona -, per questo motivo, grazie ad una convenzione col Ministero delle Pari Opportunità e con la consulenza dell’Università di Genova, la nostra struttura è dotata di mediatrici culturali che diventano così fondamentali e indispensabili. All’interno del fenomeno dell’immigrazione sono proprio le donne, grazie all’esperienza della maternità, le prime dirette interessate nell’approccio alla sanità”.
Anche l’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure ha in progetto la dotazione di mediatori culturali. “Le donne che seguiamo hanno la maternità nella genetica – ha precisato la Dott.ssa Carla Navone, direttore della S.C. Pediatria del Santa Corona oltre che Segretario Nazionale della Società Italiana di Pediatria -, molto spesso avere come compagne di stanza donne immigrate stimola e aiuta anche le italiane verso l’allattamento materno. C’è quindi uno scambio naturale e una crescita reciproca”. Il Dott. Massimo Giannoni dell’Ostetricia e Ginecologia di Pietra Ligure ha poi sottolineato le alte percentuali di nati figli di immigrati al Santa Corona: “quasi un quarto, e tenderanno ad aumentare vista la richiesta di forza lavoro proveniente soprattutto dalle zone ingaune. È necessario quindi sviluppare i discorsi di accoglienza e mediazione sia a livello ospedaliero che territoriale”.