Economia

Mutui casa: il 2008 si chiude con un -10%, crollo dei prezzi a Genova

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[thumb:441:l]La crisi del sistema finanziario ha portato anche a un calo dell’ erogazione di mutui ipotecari destinati alle famiglie per l’ acquisto delle abitazioni. Secondo dati elaborati dall’ ufficio studi Kiron (gruppo Tecnocasa), l’ erogato al terzo trimestre 2008 è stato di 12,6 miliardi, con una differenza negativa di 1,4 miliardi rispetto allo stesso periodo 2007 (-10,11%). L’ unica macroarea che presenta una variazione positiva è il Mezzogiorno (+1%) mentre le altre sono tutte negative con punte del -18% per l’ Italia insulare e del -16% per l’ area centrale.

L’ importo medio dei mutui erogati nei primi nove mesi del 2008 (123.000 euro) è comunque in ripresa rispetto ai primi tre mesi dello stesso anno. Il dato, in apparenza anomalo a fronte di un calo dei volumi erogati e di un mercato immobiliare riflessivo, si spiega con la tendenza degli istituti bancari a concedere finanziamenti ipotecari solo alle famiglie considerate più solvibili. Secondo Kiron, il 2009 rappresenta un periodo di transizione a causa delle tensioni sui mercati finanziari e una ripresa graduale è attesa nel biennio 2010-2011.

Nel 2008 il mercato immobiliare ha continuato a registrare un calo di prezzi, cominciato nel 2007. Secondo Tecnocasa, la rete di agenzie di franchising immobiliare, le città in cui si sono registrati i cali maggiori sono state Bologna e Genova (entrambe con -7,6% rispetto al 2007) e Palermo (-7,1%). Seguono Napoli (-6,8%), Firenze (-6,5%), Verona (-6,4%), Roma (-5,8%), Torino (-5,6%), Bari (-5,2%) e Milano (-4,6%).

La diminuzione dei prezzi fa seguito a una maggiore offerta di immobili sul mercato, a una domanda più prudente e all’aumento dei tempi di vendita. Fattori a cui si aggiunge – è stato detto in una conferenza stampa a Bologna – “l’atteggiamento prudenziale e selettivo messo in atto dagli istituti di credito nella concessione dei mutui”. Atteggiamento che ha creato difficoltà soprattutto a giovani, stranieri, famiglie monoreddito e lavoratori con contratti a tempo determinato. Per i primi mesi del 2009, la sensazione degli operatori è che “ci sia una ripresa della domanda abitativa”, stimolata dal ribasso dei tassi e dal calo dei prezzi.

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