[thumb:11304:l]Albissola Marina. L’Associazione Comunale Verdi delle Albissole ha inoltrato un esposto alla polizia provinciale denunciando la situazione di degrado ambientale e paesaggistico nell’area utilizzata dal Comune di Albissola come deposito in via Salomoni, nella zona adiacente al parco pubblico antistante Villa Faraggiana. Contestualmente, gli ambientalisti hanno scritto al sindaco Stefano Parodi, allegando una documentazione fotografica che IVG.it riproduce integralmente nella gallery sottostante.
“Riteniamo grave la presenza, oltre ad una incredibile quantità di rifiuti vari, anche di alcuni veicoli e motociclette, probabilmente in disuso o sequestrate, gettate tra i cespugli; questo sembrerebbe avvenire in spregio delle norme ambientali che regolano lo stoccaggio di auto o motoveicoli in disuso e per questo motivo abbiamo richiesto il parere delle autorità provinciali competenti” sostiene il responsabile locale dei Verdi, Marco Brescia.
“I materiali e i rifiuti – spiega Brescia – sono collocati alla rinfusa in un mare di erbacce, la serra presente sul sito, peraltro diroccata, è ormai interamente occupata da ciarpame di ogni genere e la maggior parte degli oggetti, alcuni anche di pregio, è all’aperto ed esposto alle intemperie. Si possono poi notare numerosi componenti d’arredo urbano, a prima vista in ottime condizioni e certamente molto costosi, destinati ad un rapido deterioramento per essere accatastati senza un minimo di protezione”.
Qualcuno ha perfino segnalato la presenza di una scultura dell’artista Anonio Siri (della nota serie “Tuberie”) abbandonata alla ruggine, ma non vi sono per ora conferme. Sta di fatto che oltre una semplice rete c’è un parco frequentato dai bambini e può accadere che materiali pericolosi come vetri, ferri, tavolette chiodate finiscano al di là della recinzione, alla portata dei bimbi.
I Verdi albissolesi chiedono dunque al sindaco e all’amministrazione un intervento immediato nell’area prospiciente Villa Faraggiana, il più importante edificio storico presente sul territorio, e chiedono inoltre che la zona, se nelle disponibilità del Comune, una volta bonificata, sia destinata all’ampliamento del parco pubblico.